Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha incontrato a Bruxelles Edi Rama, primo ministro dell’Albania, Paese candidato all’ingresso nell’Ue. In questa occasione Tusk ha affermato che “l’allargamento rimane una delle principali priorità” di Bruxelles, aggiungendo però che “ogni passo avanti comporta nuove responsabilità e un lavoro ancora più duro”.
Tusk ha fatto riferimento alla cultura di dialogo del Paese affermando che se vuole “diventare un Paese europeo moderno e di punta”, l’Albania “ha bisogno di costruire una cultura di dialogo politico basata sul compromesso”, solo in questo modo si potrà creare “il quadro ottimale per la realizzazione di riforme politiche dure ma indispensabili”. Con Rama Tusk spiega di aver discusso “della necessità di un maggiore e migliore dialogo nazionale all’interno dell’Albania”, convinto del fatto che “politiche conflittuali, boicottaggi, atteggiamenti da ‘chi vince prende tutto’ non aiuteranno i cittadini albanesi”.
L’Albania è stata indicata come candidata all’ingresso nell’Ue nel 2003, nel 2009 ha presentato richiesta formale di adesione all’Unione e nel 2014 ha ricevuto finalmente lo status di candidato. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker fin dall’inizio del suo mandato ha sempre detto che nei suoi cinque anni alla guida della Commissione non si porteranno a termine nuove adesioni, ma il Paese sta comunque portando avanti un programma di riforme per aspirare al via libera di Bruxelles.
“Molto è già stato fatto, inclusa la lotta contro i reati connessi alla droga”, ha detto Tusk, che oltretutto si è voluto congratulare con l’Albania per il suo “completo allineamento alla politica estera dell’Ue”, sottolineando come questo sia “di grande significato per il processo di allargamento, soprattutto ora, considerata la situazione in Ucraina e altre sfide comuni”.