“La Grecia non accetta condizioni e ultimatum. Il Paese dice no”. È perentoria la risposta di Alexis Tsipras alla richiesta dell’Eurogruppo di rinnovare il programma per il Paese. Il premier greco parlando alla rivista tedsca Stern ha detto che “il vecchio programma di austerità è morto” e chi propone di prolungarlo di 6 mesi “spreca il suo tempo”. Tsipras ha accusato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, “di aver perso il suo sangue freddo” e “di essersi rivolto alla Grecia in modo umiliante” in occasione dei colloqui dell’Eurogruppo a Bruxelles. Il primo ministro ellenico ha detto di volere “una soluzione, non una rottura” con l’Europa, e ha puntato il dito contro il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, reo “di avere sostituito lunedì con un nuovo testo” un testo precedente molto più accettabile dal Governo di Atene, che “parlava dell’estensione dell’accordo di prestiti” e non del piano di aiuti gestito dai creditori della Troika: Bce, Ue e Fmi. Secondo quanto riferisce Bloomberg per Tsipras l’ultima dichiarazione che l’Eurogruppo ha proposto a Varoufakis di firmare sarebbe stata “una provocazione”. Il leader di Syriza si è detto comunque “ottimista” sulla possibilità di raggiungere un accordo perché “la posizione dell’Eurogruppo non riflette quella dei leader Ue”.
Intanto la coalizione Syriza-Greci Indipendenti ha nominato il suo candidato alla presidenza della Repubblica, si tratta del 64enne Prokopis Pavlopoulos, 64 anni, appartenente all’ala moderata di Nea Demokratia, il partito dell’ex premier Samaras. Pavlopoulos ha ottenuto il consenso di Syriza soprattutto in ragione della sua posizione da sempre critica verso il Memorandum tra la Grecia e i creditori internazionali. Inizialmente erano stati indicato due nomi diversi di area conservatrice, l’ex ministro degli Esteri Dora Bakoyanni (Greci Indipendenti) e l’attuale commissario europeo alle Migrazioni, Affari Interni e alla cittadinanza Dimitris Avramopoulos, proposto da Syriza.