Per capire quali siano i punti di disaccordo tra il governo di Alexis Tsipras e l’Eurogruppo sulla possibilità di estendere l’attuale programma di salvataggio per la Grecia è utile confrontare i testi che sono trapelati dalla riunione di ieri. Quello proposto al ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, dal commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, e che Varoufakis “avrebbe firmato all’istante” (ma che poi sarebbe stato ritirato dal tavolo all’ultimo secondo), e quello che invece alla fine il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem gli ha chiesto di sottoscrivere come unica possibilità ricevendo in risposta un netto rifiuto in quanto per Atene era “inaccettabile”. La Commissione, sta cercando di fare da mediatore nella vicenda ma, ci ricorda un’alta fonte europea, l’esecutivo “può contribuire al dibattito con documenti, ma poi è l’Eurogruppo che decide e il suo presidente che mette sul tavolo i testi definitivi”.
Ecco il testo proposto da Moscovici
[…] Le autorità greche hanno espresso il loro impegno a un più ampio, socialmente giusto e più forte processo di riforme teso ad assicurare prospettive di crescita durevoli. In particolare il governo ellenico si impegna a implementare le tanto attese riforme per combattere la corruzione e l’evasione fiscale e a migliorare l’amministrazione pubblica. Annuncia la sua intenzione di intraprendere azioni urgenti per assicurare un sistema di tassazione più equo e più efficace e di affrontare la crisi umanitaria. Assicura che ogni nuova misura non invertirà gli attuali impegni e sarà completamente finanziata (ovvero non creerà ulteriore debito pubblico, ndr). (Il governo) Si asterrà da azioni unilaterali e lavorerà in stretto contatto con i suoi partner europei e internazionali.
La Grecia rispetterà a pieno i suoi impegni con i partner per assicurare finanze pubbliche sane e sostenibili, raggiungendo e mantenendo un bilancio primario consistente. La fattibilità di raggiungere gli obiettivi fiscali del 2015 verrà considerata alla luce delle circostanze economiche in evoluzione. Misure per ridurre il fardello del debito e raggiungere un credibile e sostenibile rapporto tra debito e Pil devono essere considerate alla luce degli impegni presi all’Eurogruppo del novembre 2012.
Allo stesso tempo, le autorità greche reiterano il loro inequivocabile impegno alle loro obbligazioni finanziarie con i creditori.
Quanto sopra è la base per un’estensione dell’attuale accordo per il prestito, che potrebbe avvenire sotto forma di un programma intermedio di [quattro mesi], come stadio transitorio prima di un nuovo contratto per la Grecia, che verrà deliberato alla fine di questo periodo.
Quando sarà considerato utile, la Commissione europea fornirà assistenza tecnica alla Grecia per rafforzare e accelerare l’implementazione delle riforme. […]
Ecco il testo finale proposto da Dijsselbloem e rifiutato da Varoufakis
L’Eurogruppo reitera il suo apprezzamento per i notevoli sforzi di aggiustamento presi dalla Grecia e dal popolo greco negli scorsi anni.[…]
Le autorità greche hanno espresso il loro forte impegno a un più ampio e profondo processo di riforme teso a raggiungere un durevole miglioramento della crescita e delle prospettive occupazionali [migliorando la giustizia sociale] e assicurando stabilità e la tenuta del settore finanziario. In particolare le autorità greche si impegnano a implementare le tanto attese riforme per combattere la corruzione e l’evasione fiscale e migliorare l’efficienza dell’amministrazione pubblica. Allo stesso tempo, le autorità greche reiterano il loro inequivocabile impegno alle obbligazioni finanziarie con i propri creditori. Le autorità greche faranno il miglior uso della fornitura continua di assistenza tecnica da parte della Commissione europea.
[…] Le autorità greche hanno indicato che intendono concludere con successo il programma, tenendo però conto i nuovi piani del governo (frase cancellata a penna, ndr). In questo contesto vogliamo fare il migliore utilizzo della flessibilità interna al programma corrente. Le autorità greche prendono il fermo impegno di astenersi da azioni unilaterali e lavoreranno a stretto contatto con i partner europei e internazionali, specialmente in ambito di tassazione, privatizzazioni, riforme del mercato del lavoro, del settore finanziario e delle pensioni.
Le autorità greche si sono impegnate ad assicurare un appropriato avanzo primario e dei finanziamenti per garantire la sostenibilità del debito in linea con gli obiettivi concordati nelle conclusioni dell’Eurogruppo del novembre 2012. Inoltre ogni nuova misura che verrà presa (dal Atene, ndr), non dovrà mettere in pericolo la stabilità finanziaria.
Su queste basi le autorità greche hanno espresso la loro intenzione di richiedere una estensione tecnica di sei mesi dell’attuale programma come passaggio intermedio. Questo darà tempo alle autorità greche e all’Eurogruppo di lavorare a un accordo successivo. […]
Rimaniamo disponibili ad assicurare adeguato sostegno alla Grecia finché non avrà riacquistato pieno accesso ai mercati e fino a quando rispetterà gli accordi presi nella cornice concordata.