Il rispetto del cessate il fuoco viene definito “nell’insieme soddisfacente”, ma non mancano gli incidenti dopo l’entrata in vigore della tregua prevista dagli accordi di Minsk2, scattata alla mezzanotte di sabato. Nelle ultime ventiquattro ore almeno cinque militari ucraini sono morti e altri 25 sono rimasti feriti, secondo il portavoce delle forze armate ucraine, Andrii Lisenko, citato dall’agenzia Unian. A mettere a rischio il fragile equilibrio è soprattutto la cittadina di Debaltseve, snodo ferroviario strategico che permetterebbe ai separatisti di collegare le due roccaforti di Donetsk e Lugansk: in quest’area che, secondo i separatisti, non è toccata dagli accordi di Minsk, i bombardamenti stanno continuando.
Già nelle ore immediatamente seguenti all’entrata in vigore del cessate il fuoco non erano mancati gli incidenti e due civili erano anche rimasti uccisi nel corso di un attacco nella regione di Lugansk. La situazione si è andata poi migliorando come hanno attestato sia l’Osce che i quattro leader che hanno siglato l’accordo a Minsk. Il rispetto del cessate il fuoco in Ucraina orientale “è nell’insieme soddisfacente malgrado incidenti locali che è necessario risolvere rapidamente” ha commentato l’Eliseo dopo un colloquio telefonico di Francois Hollande e Angela Merkel con Vladimir Putin e Petro Poroshenko nell’ambito d’una consultazione del cosiddetto formato Normandia. Secondo Kiev, i leader concordano poi sul fatto che la tregua deve valere anche a Debaltsevo, nonostante le resistenze dei ribelli. “Sembra che il cessate il fuoco stia largamente tenendo nonostante un certo numero di incidenti”, commenta anche Maja Kocijančič, portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea.