L’Europa “non si farà intimidire”. Dopo i nuovi, tragici attentati che hanno colpito Copenaghen questo fine settimana l’Unione europea si dice “unita alla Danimarca nel sostenere la libertà di parola e di espressione”. “Noi siamo contro l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione”, si legge in una nota di Bruxelles in cui si condannano gli attacchi e si esprimono le condoglianza per le famiglie delle vittime.
A Copenaghen sabato un uomo ha attaccato, sparando con armi da fuoco, un convegno organizzato in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo dal titolo “Arte, blasfemia e libertà di espressione”, uccidendo una persona e ferendone tre. All’evento partecipavano tra gli altri l’ambasciatore francese in Danimarca Franois Zimeray e il vignettista svedese Lars Vilks, in passato minacciato di morte per avere pubblicato una vignetta satirica dove aveva raffigurato il profeta Maometto con le fattezze di un cane, e che secondo gli inquirenti potrebbe essere stato il bersaglio principale dell’attacco.
Alcune ore dopo, verso mezzanotte, c’è stata una seconda sparatoria nei pressi di una sinagoga nel centro della città, in cui una persona è stata colpita alla testa ed è morta e due poliziotti sono stati feriti con colpi a gambe e braccia.
Il presunto responsabile di entrambe gli attentati è stato ucciso ieri dalla polizia vicino a una stazione ferroviaria. Si tratta di un danese di 22 anni, nato e cresciuto nel Paese, il cui nome è Omar Abdel Hamid El-Hussein. Pregiudicato e pluricondannato era uscito di carcere 2 settimane fa dopo aver scontato la pena per un’aggressione aggravata. Altre due persona sono state arrestate.