“Per noi è inconcepibile che oggi ci sia qualcuno che blocchi il percorso di riforme”, che è “dovuto e necessario” al nostro Paese perché torni a crescere. Il sottosegretario con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, si riferisce all’ostruzionismo delle opposizioni, che punta a rallentare la riforma costituzionale in discussione alla Camera dei deputati. Per superarlo, la maggioranza sta procedendo da due giorni a una cosiddetta ‘seduta fiume’, una riunione dell’Aula di Montecitorio che non ha interruzioni – se non delle pause tecniche – con l’effetto di impedire la presentazione di nuovi subemendamenti, la votazione dei quali rallenterebbe notevolmente i lavori.
E mentre i partiti di opposizione, in una conferenza stampa congiunta, annunciano la scelta di uscire dall’Emiciclo e non partecipare alla discussione, Gozi, partecipando a un seminario sulle direttive europee in materia di appalti pubblici, annuncia che anche per le altre riforme, come per quella costituzionale, la maggioranza è pronta ad andare “avanti pure a colpi di nottate” per approvarle.
Il sottosegretario sottolinea l’importanza della nuova legislazione comunitaria sugli appalti, come “un pezzo importante del mercato unico europeo che dobbiamo completare”, e come “strumento per la crescita” economica. Se “finora il 99% delle piccole e medie imprese europee non partecipano agli appalti pubblici, perché trovano nella normativa un ostacolo”, con le nuove direttive, secondo il sottosegretario, “avranno accesso” agli investimenti pubblici. Questo creerà condizioni per un rilancio dell’economia e dell’ìoccupazione, in Italia come nel resto d’Europa.
Per quanto riguarda il nostro Paese, sottolinea ancora l’esponente dell’esecutivo, è possibile sfruttare questa opportunità solo se le direttive appalti diventano “parte integrante della riforma della Pubblica amministrazione (Pa)”. Per Gozi, servono una “semplificazione amministrativa e una riforma dei rapporti tra la Pa e le imprese” in grado di snellire le procedure normative. In questo, secondo il sottosegretario, le direttive europee danno un contributo “importante”.