Le europarlamentari italiane chiedono che venga ripristinata l’operazione Mare nostrum e che si ponga maggior attenzione al problema Libia, da dove tanti migranti passano. Cécile Kyenge, europarlamentare Pd, ha commentato la strage di profughi avvenuta nei giorni scorsi al largo di Lampedusa: “Mi vergogno degli strumenti di cui ci siamo dotati in risposta ad una logica emergenziale del fenomeno migratorio. Ad uno di questi abbiamo dato un nome altisonante Triton – nella mitologia greca il figlio del dio del mare – nella realtà europea un progetto senza visione, senza strategia, senza umanità”; e ha continuato: “L’Italia deve farsi promotrice di un approccio nuovo, uscire dalla logica emergenziale e trattare il fenomeno migratorio per quello che in realtà è: un fenomeno multidimensionale, transnazionale e inarrestabile”; concludendo che il nostro paese “deve e può ripristinare Mare Nostrum”.
Barbara Spinelli, eurodeputata del GUE-NGL, in un intervento a Strasburgo ha affermato che Triton è “una falsa soluzione, un fallimento radicale”, e che Frontex non dovrebbe “ricevere ulteriori risorse”, poiché “il suo compito è esclusivamente il pattugliamento delle frontiere, non la ricerca e il salvataggio di fuggitivi da guerre e caos che s’estendono anche per la nostra responsabilità”; e ha concluso dichiarando che l’Europa dovrebbe decidere di “sostenere finanziariamente la restaurazione di missioni come Mare Nostrum”.
Secondo l’europarlamentare Simona Bonafè (Pd) è “inutile aver creato Triton se poi mancano le risorse e i mezzi per soccorrere vite umane a largo dei confini europei” e “l’unione deve prendere sul serio il fronte libico”, dato che “il punto vero è capire da cosa nascono le ondate migratorie”, ovvero prestare attenzione, continua l’eurodeputata del Pd, alla situazione “del Mediterraneo e in particolare della Libia”.
L’eurodeputato pentastellato Ignazio Corrao, vice presidente del gruppo EFDD a Bruxelles, ha commentato: “Anziché allestire corridoi umanitari ben definiti per chi fugge dalle guerrae continuiamo ad assistere solo ad azioni disgiunte dei vari governi europei. Questa Europa mostra così un totale disinteresse ad affrontare il vero problema legato ai flussi migratori, ovvero le criminalità organizzate che continuano a fare affari milionari con la tratta degli esseri umani”.