“Io comprendo e condivido la richiesta del governo greco di un programma di risanamento più sostenibile socialmente perché il popolo di quel Paese europeo è allo stremo, ma ritengo inaccettabile la richiesta di 160 miliardi di euro alla Germania come riparazione per i danni fatti dai nazisti 70 anni fa”. Lo ha dichiarato la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia.
“Vorrei ricordare a Tsipras che l’Unione europea è nata dal superamento dei conflitti e delle tragedie del passato. L’appartenenza della Grecia all’Ue, decisa nel 1981 e confermata da diversi governi eletti democraticamente, comporta l’accettazione di questa premessa fondamentale. Riaprire oggi il vaso di Pandora delle rivendicazioni storiche è insensato e controproducente alla vigilia di un summit Ue decisivo per la questione del debito greco. Questo atteggiamento di Tsipras rivela una propensione al nazionalismo, come l’alleanza con l’estrema destra, che è pericolosa e contradditoria rispetto alla richiesta di una nuova Europa”.