Il 3 febbraio il neo primo ministro greco Alexis Tsipras sarà in Italia per incontrare il premier Matteo Renzi. Il governo italiano si porrà in una posizione di “ascolto”, dichiara Sandro Gozi, incontrato in Transatlantico durante la votazione per il presidente della Repubblica italiana. “Vogliamo capire quale sia la strategia” del leader di Syriza, “e quali le sue proposte alternative nel rinegoziare” con l’Europa gli accordi presi con la Troika dal precedente esecutivo di Atene, prosegue il sottosegretario con delega agli Affari europei.
Alla luce della discussione “tra Yanis Varoufakis (ministro delle Finanze greco) e Jeroen Dijsselbloem (presidente dell’Eurogruppo), se alle parole seguiranno i fatti”, per Gozi il dialogo è possibile. Perché la Grecia “vuole restare nell’eurozona” ma “dice che la Troika non è legittimata” a condurre trattative, come “ha dichiarato anche il Parlamento europeo”. Del resto, “sarebbe sbagliato dire ai greci che le recenti elezioni sono state una parentesi, ma ora si deve riprendere lo stesso cammino deciso prima”.
Gozi sottolinea che “l’italia è interessata alla Grecia” per diversi motivi. Innanzitutto “perché siamo un paese creditore”. Quindi, ridiscutere il pagamento dei debiti ellenici ci riguarda da vicino. Però “siamo interessati a un debitore che sopravviva, non vogliamo spremerlo”, precisa l’esponente di Palazzo Chigi, offrendo una sponda a Tsipras per la rinegoziazione. Inoltre, visto che il leader greco e Matteo Renzi sono accomunati dalla “capacità di incarnare il cambiamento in Europa”, l’interesse è “capire la posizione greca di fronte al dibattito che si aprirà nel prossimo consiglio europeo, dove si discuterà del governo dell’euro e sulla realizzazione dell’unione economica, di quella politica e di quella di bilancio”. Temi sui quali Gozi intravede un terreno di collaborazione con Atene.