Timidi ma incoraggianti segnali in Europa sul fronte della disoccupazione. A dicembre il tasso dei senza lavoro nell’area Euro ha toccato l’11,4% della forza lavoro totale, in calo rispetto a novembre (-0,1%) ma soprattutto in calo su base annua (-0,4% rispetto a dicembre 2013). Si tratta del dato più basso da agosto 2012, rileva l’Eurostat nell’ultima pubblicazione dei dati. Ancor più rimarchevole il dato per l’Ue nel suo complesso, con disoccupazione al 9,9%: l’indice non scendava sotto il 10% da ottobre 2011. L’istituto europeo di statistica evidenzia come, su base annua, 24 Paesi su 28 abbiano fatto registrare una diminuzione – seppur contenuta – del tasso dei senza lavoro. Rispetto ai livelli di dicembre 2013 solo Finlandia (da 8,3% a 8,9%), Italia (da 12,6% a 12,9%) e Francia (da 10,2% a 10,3%) a dicembre 2014 hanno registrato una quantità di senza lavoro superiore, ma se si guardano i dati su scala mensile tra dicembre 2014 e novembre 2014 sono appena 12 i Paesi Ue ad avere avuto una contrazione del fenomeno, con un -0,4% in Italia.
In termini assoluti a dicembre 2014 si registrano 24 milioni di disoccupati, 18 milioni di quali solo nei Paesi con la moneta unica. Che si guardino su scala mensile o annua, l’elemento chiave non cambia: il dato è sempre in diminuzione. Tra dicembre e novembre 2014 si registrano nell’Ue 228.000 disoccupati in meno, 157.000 dei quali in Eurolandia. Mentre a livello annuo (dicembre 2013 – dicembre 2014) il dato parla di -1,7 milioni di disoccupati a livelli Ue e -693.000 disoccupati a livello di Eurolandia.
Cala anche il numero di giovani alla ricerca di un impiego. I disoccupati under 25 di tutta Europa a dicembre 2014 e sono 464.000 in meno rispetto a dicembre 2013 (-1,7%), 69mila in meno solo tra novembre e dicembre 2014 (-0,2%). Nello specifico, si riduce il numero in Italia (664.000 giovani a dicembre 2014, rispetto ai 697.000 di novembre 2014 e i 685.000 di dicembre 2013), Francia (-6.000 tra novembre e dicembre) e Germania (-4.000 su base mensile, -35.000 su base annua). Aumentano i giovani disoccupati in Belgio (+1.000 su base mensile, ma -12.000 su base annua).
Se qualche sospiro di sollievo si puo’ tirare per quanto riguarda la disoccupazione, lo stesso non si può dire per l’inflazione. Secondo le stime preliminari dell’Eurostat, a gennaio il tasso annuale dell’Eurozona dovrebbe toccare il -0,6%, in calo rispetto al -0,2% di dicembre. Indici di deflazione trainati dal crollo del prezzo del petrolio, che a gennaio fa registrare -8,9%.