Il nuovo governo greco guidato da Alexis Tsipras promette di portare scompiglio non solo nell’economia, ma anche nella politica estera europea. E lo farà, con ogni probabilità, già a partire da domani, quando i ministri degli Esteri dei Paesi Ue si ritroveranno intorno ad un tavolo per discutere del deterioramento della situazione in Ucraina ed arrivare, con ogni probabilità, a nuove sanzioni nei confronti della Russia, accusata di un “crescente sostegno ai separatisti russi”.
Quale sia la direzione da prendere, i capi di Stato e di governo lo hanno anticipato in una nota congiunta, diffusa ieri, in cui si chiedeva al Consiglio affari esteri di “valutare la situazione e prevedere qualsiasi azione venga ritenuta appropriata, in particolare nuove sanzioni”. Un comunicato che avrebbe dovuto essere redatto con l’accordo di tutti i leader dei Ventotto. Cosa che, secondo Tsipras, non è avvenuta. Con una nota formale rivolta a Bruxelles, il nuovo premier greco, che ha anche avuto una conversazione telefonica con Federica Mogherini, ha espresso una obiezione formale al comunicato.
Secondo quanto sostenuto da Tsipras, il governo di Atene non sarebbe stato consultato precedentemente e il suo silenzio non poteva essere considerato, come solitamente avviene, un tacito consenso. “Sottolineiamo che (il comunicato) non ha il consenso del nostro Paese. Insoddisfazione per come è stata trattata la vicenda è stata espressa in una conversazione telefonica tra il primo ministro e l’Alto rappresentante per la politica estera europea Mogherini”, ha riferito un portavoce del governo greco, citato dal Telegraph.
E la chiara presa di posizione del governo greco potrebbe essere solo il primo passo. Secondo quanto riportato dal quotidiano di Atene, Ekathimerini, Tsipras starebbe anche valutando se porre il veto a nuove sanzioni contro Mosca. All’appuntamento di domani, Atene sarà rappresentata a Bruxelles dal nuovo ministro degli Esteri Nikos Kotzias, un professore di scienze politiche favorevole a rapporti più stretti con Mosca. “Non condividiamo lo spirito delle sanzioni contro la Russia – ha detto oggi il sottosegretario agli Esteri per gli Affari Europei, Nikos Chountis, in un’intervista all’agenzia stampa greca Ana – le sanzioni hanno ripercussioni negative non solo in agricoltura ma su tutta l’economia del nostro Paese”.
La linea del leader di Syriza sulle sanzioni alla Russia, d’altra parte, era nota. Nel corso di una visita a Mosca l’anno scorso, Tsipras aveva detto che l’Europa, con la sua politica di sanzioni contro Mosca, “correva il rischio di spararsi da sola sui piedi”. Il primo rappresentante diplomatico incontrato da Tsipras dopo l’insediamento è stato poi l’ambasciatore russo che gli ha consegnato un messaggio di congratulazioni del presidente Vladimir Putin, che già aveva inviato al neo eletto un messaggio per esprimere “fiducia che Grecia e Russia potranno proseguire lo sviluppo della loro tradizionale cooperazione costruttiva in tutti i settori e lavoreranno insieme in modo efficace per la soluzione dei problemi attuali in Europa e nel mondo”.