Qualità e sicurezza dell’alimentazione, d’accordo, ma l’Expo 2015 dovrà guardare oltre. “Dovrà essere il luogo dove sviluppare le politiche europee su tanti altri temi”, sostiene il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, a margine della presentazione della mostra su Alberto Burri in Parlamento Ue, organizzata dalla delegazione Pd nell’ambito delle attività per la celebrazione del centenario della nascita dell’artista. “Vogliamo un contributo importante dell’Unione europea e della Commissione europea, non solo dal punto di vista di presenza fisica come padiglione ma anche a livello politico”, precisa Gozi. L’idea è “usare l’Expo per parlare di altri temi e portare proposte su altri dossier come il nuovo accordo sul clima”, tanto per fare un esempio. Il dibattito è già avviato, e Gozi proprio oggi l’ha posto sul tavolo della riunione inter-servizi sull’Expo in Commissione.
Ma l’Europa, al momento, guarda sicuramente con maggiore interesse a quello che accade in Italia, impegnata nell’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Un nome noto in Europa sarebbe gradito, ma ill nome forse più europeista in queste ore l’ha fatto il Movimento 5 Stelle, che ha inserito Romano Prodi tra i candidabili. Per parte Pd, l’ex presidente della Commissione europea non è stato preso in considerazione. Gozi – stretto collaboratore di Prodi quando questi era a capo dell’esecutivo comunitario – glissa. “Mi date una notizia. Non sapevo che il Movimento 5 Stelle avesse fatto il nome di Prodi”. Il presidente della Repubblica, sostiene, “è un po’ come la squadra di calcio: ognuno ha le sue preferenze”. Quello che conta è “dare tutti prova di grandissima responsabilità, perchè ciò che è successo nel 2013 rappresenta uno dei punti più bassi nella storia parlamentare”.