È una scelta allarmante quella presa da Syriza, che all’indomani delle elezioni, ha deciso di allearsi con il partito di dei Greci Indipendenti per formare il nuovo governo. A sostenerlo è Guy Verhofstadt, presidente del gruppo Alleanza dei democratici e liberali per l’Europa (Alde). “La prima scelta importante compiuta da Syriza desta profonda preoccupazione. Scegliendo di formare una coalizione con i Greci Indipendenti, Syriza ha aperto la porta ad un partito anti-immigrati, omofobo e antislamico”. La scelta greca si è fatta sentire anche a livello europeo, dove Panos Kamenos ha assunto il ruolo di ministro della Difesa ed è responsabile, secondo il presidente Alde di aver dichiarato a dicembre che “gli ebrei e musulmani non pagano le tasse”. Una retorica questa “già sentita nel periodo tra le due guerre mondiali”.
In quest’ottica il partito To Potami, Il fiume, avrebbe rappresentato per Syriza “un’alleato migliore”, poiché si tratta di “un partito che vuole un Europa e una Grecia diverse, ma persegue l’obiettivo in modo responsabile”, ha sostenuto Verhofstadt. A giochi ormai conclusi il presidente si augura che “Syriza fornisca un’alternativa valida e credibile alle politiche fallite del passato”. La buona notizia è che “per la prima volta in 40 anni la Grecia non sarà guidata dai due partiti tradizionali Nuova Democrazia e Pasok”, ha concluso l’eurodeputato.