Per celebrare la Giornata della Memoria, in cui ogni anno il 27 gennaio si commemorano le vittime della Shoah, la Commissione europea ha lasciato accese per tutta la notte le luci della sua sede, il palazzo Berlaymont. L’iniziativa è stata chiesta dalla comunità ebraica.
Quest’anno il Giorno della memoria ha una risonanza particolare, in quanto coincide con il 70 anniversario della liberazione del campo di concentramento e di sterminio Auschwitz-Birkenau. Non solo. Le celebrazioni di oggi in Europa si svolgono in un contesto particolare. “L’ultimo attacco terroristico a un supermercato di Parigi, nel corso del quale quattro persone sono state uccise, ci ricorda tristemente come l’antisemitismo violento sia vivo tutt’ora”, ha dichiarato Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue alla politica estera. 70 anni dopo l’Olocausto “ci sono comunità ebraiche in Europa che ancora una volta si sentono minacciate”. Di conseguenza, “non è sufficiente dire “Mai più””. Secondo Mogherini dalle parole bisogna passare ai fatti, ovvero “informare le generazioni nate dopo l’Olocausto dei terribili eventi che hanno avuto luogo sul suolo europeo, ed educarli a prendere una posizione contro l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione”.