Nuovo record negativo per la moneta unica europea che, in concomitanza alla vittoria di Syriza alle elezioni greche, tocca il livello più basso raggiunto in 11 anni rispetto al dollaro. Già sotto pressione a seguito dell’annuncio di un nuovo programma di stimolo di oltre 1,100 miliardi di euro da parte della Bce, il valore dell’euro è sceso a 1,1088 dollari, quando i mercati hanno appreso la vittoria del partito della sinistra radicale alle elezioni tenutesi in Grecia domenica scorsa.
Il rischio di una situazione di stallo tra il nuovo governo greco, che dovrebbe essere composto da Syriza e dal partito di destra e anti-austerità dei Greci Indipendenti, e l’Unione Europea ha portato la moneta unica a perdere valore non solo nelle borse europee, ad eccezione di Zurigo (+0,3%), ma anche in quelle asiatiche. In Europa è la borsa greca a chiudere con il ribasso più significativo (-5,6%). Minori sono invece i cali registrati a Milano (1,14%), Parigi (0,35) e Francoforte (0,14%). Per quanto riguarda invece il versante asiatico, in Giappone l’indice Nikkei 225 è sceso dello 0,5%, e quello più ampio Topix dello 0,6%. Kospi in Corea del Sud ha registrato -0,2%, l’indice Hang Seng di Hong Kong -0,3%, e quello cinese -0,8%.
Solo in mattinata l’euro si è ripreso leggermente, raggiungendo il valore di 1,1216 dollari.