Il piano Juncker mira a rafforzare la collaborazione tra imprese ed università e non punta alla privatizzazione di queste ultime. “Se esiste un pericolo o una opportunità di privatizzare il sistema universitario, questo è al di là degli obiettivi del piano Juncker”, ha dichiarato Tibor Navracsics, commissario Ue per l’Istruzione. In una audizione alla commissione Cultura ed educazione del Parlamento Ue, Navracsics ha voluto ribadire come il piano di investimenti apra alla cooperazione delle università con le aziende private. Già adesso “i dipartimenti di alcune università, come quelle ad esempio di ingegneria, sono finanziati dalle aziende”. Per il commissario in questi casi “si tratta di un sostegno finanziario supplementare e non di privatizzazione”.
Grazie all’approvazione del piano Juncker, secondo Navracsics in futuro “ci potrebbero essere più esempi simili” di collaborazione tra imprese e università. Di conseguenza, il commissario ritiene sarebbe bene che si verificasse “un riorientamento più pratico nella formazione degli studenti”, affinché questi “possano sperimentare, contemporaneamente alla dimensione teorica del loro percorso di studi, anche le corrispettive attività didattiche pratiche”. In altre parole, teoria e pratica devono andare di pari passo. “A mio avviso, questo processo di trasformazione dei sistemi di formazione, che permette di rifocalizzare le competenze didattiche degli studenti verso le conoscenze pratiche, non esclude la base teorica”, ha concluso Navracsics.