La Troika, così com’è oggi, va superata e rimpiazzata con un organismo dell’Unione europea. A sostenere la necessità di rivedere profondamente lo strumento che dal 2010 ha guidato i salvataggi dei Paesi dell’area euro è lo stesso commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici. “La Troika – ha detto intervenendo ad un incontro organizzato dal think tank Bruegel – dovrebbe essere rimpiazzata da una struttura con maggiore legittimità democratica e più responsabile costruita attorno alle istituzioni europee con un controllo parlamentare rafforzato”. Insomma basta con l’organismo composto da Commissione europea ma anche Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale. “È stato utile e necessario – ha chiarito Moscovici – ma ora penso ci serva un altro passo”.
Della stessa opinione il sottosegretario italiano agli affari europei, Sandro Gozi che parlando da Bruxelles concorda: “In questa nuova fase di governance economica che si apre bisognerà chiedersi in futuro se l’approccio Troika si renderà ancora necessario per gestire i nuovi casi che si presenteranno”. L’approccio messo in atto da Fmi, Bce e Commissione europea, sottolinea infatti Gozi, era “legato a una fase necessaria ma puramente emergenziale” mentre “la nuova fase che si apre, di controllo delle riforme e dei governi, potrebbe dar vita anche a nuovi strumenti”.
Rimane invece scettico il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble che parlando da Nuova Delhi di una possibile fine della Troika ha ricordato: “Per cambiare l’impostazione nella supervisione delle riforme bisognerebbe cambiare le regole sulla supervisione nell’eurozona. Quando il presidente della Commissione Juncker parla di una sostituzione della Troika dovrebbe anche intraprendere allo stesso tempo un cambiamento dei trattati”.
Una evoluzione della Troika potrebbe comunque imporla la Corte di Giustizia europea, se deciderà di accogliere il parere espresso pochi giorni fa da uno degli avvocati generali: la Bce, aveva sostenuto Pedro Cruz Villalon, non dovrebbe astenersi dal monitorare i programmi di salvataggio dei Paesi che beneficiano del suo programma di acquisto di titoli di debito pubblico (Outright Monetary Transaction, Omt).
La Commissione europea per il momento evita commenti sul tema e si limita a ricordare che, nel suo discorso prima di essere eletto a capo della Commissione europea, anche Jean-Claude Juncker aveva pronunciato parole non troppo dissimili da quelle di Moscovici: “Dovremo riflettere – aveva detto il presidente della Commissione – per vedere come dare alla Troika più legittimità democratica”.
In realtà il dibattito pubblico sulla questione è un passo indietro rispetto a quello reale. La formula della Troika sembra essere già definitivamente morta se se ne parla con i diplomatici a Bruxelles, secondo i quali questo strumento “non riapparirà mai più”.