I prodotti alimentari a denominazione IG, indicazione geografica, di Marocco ed Unione Europea godranno, a partire da oggi, di una maggiore tutela reciproca. L’accordo dovrebbe fungere come strumento dinamico capace di portare, nel lungo periodo, al miglioramento della qualità dei prodotti commerciati tra l’Unione Europea e Rabat. L’obiettivo è quello di proteggere meglio i consumatori, affinché questi non siano indotti in errore in merito alla vera origine del prodotto e della sua qualità. Il testo prevede inoltre l’introduzione di un meccanismo di aggiornamenti e consultazioni regolari per l’integrazione di nuovi prodotti nella lista delle indicazioni geografiche.
I punti di vista europeo e marocchino sono così riusciti a converge su questioni relative alle politiche della qualità, di tutela dei consumatori e della proprietà intellettuale. La partnership euro-marocchina “mira a promuovere e tutelare i prodotti di qualità, a beneficio degli agricoltori e delle industrie sia del Marocco che dell’Ue”, ha dichiarato Phil Hogan, commissario Ue per l’agricoltura e sviluppo rurale. Inoltre, secondo la commissaria Ue per il commercio, Cecilia Malmström, “la protezione delle indicazioni geografiche è una soluzione vantaggiosa per tutti”, poiché “farà capire ai consumatori da dove vengono i prodotti, consentendogli di compiere una scelta informata”. Al contempo, Malmström ritiene che “migliorerà la qualità stessa dei prodotti, e ciò porterà ulteriori entrate a favore degli agricoltori”. Soddisfatta del compromesso raggiunto anche la controparte marocchina “Questo accordo offre una reale opportunità per i nostri produttori, specialmente quelli più piccoli, dotati delle competenze tecniche per massimizzare il valore aggiunto della propria produzione”, ha affermato il ministro dell’agricoltura marocchino Aziz Akhannouch.
La partnership stretta col Marocco, primo paese tra gli stati meridionali vicini all’Ue a tutelare e promuovere la produzione agricola, sarà un incentivo per maggiori investimenti e scambi commerciali nella zona. “L’accordo di oggi è un incoraggiamento sia per l’Ue che per il Marocco a continuare i negoziati verso la realizzazione di un accordo di libero scambio completo, onnicomprensivo”, ha sostenuto Malmström. Per Hogan, l’agricoltura “costituisce un capitolo importante della nostra cooperazione bilaterale, in particolare del Piano d’azione 2013-2017, che costituisce la tabella di marcia della nostra cooperazione per gli anni a venire”.
Ora tocca al Consiglio e al Parlamento europeo, oltre che alle autorità legislative marocchine, approvare l’accordo siglato oggi prima che questo possa entrare definitivamente in vigore.