Lo “strumento non convenzionale” degli acquisti di obbligazioni governative lanciato dalla Banca centrale europea con il programma Omt “in linea di principio” rispetta i Trattati europei, anche se alcune condizioni particolari potrebbero dover essere rispettate. Lo sostiene l’avvocato generale della Corte di giustizia europea in un parere consultivo, che, di norma, viene accolto dalla Corte al momento del giudizio, ma non è vincolante.
“La Bce accoglie favorevolmente il parere espresso dall’avvocato generale della Corte di giustizia europea, riguardo al caso dell’Omt ed è una pietra miliare”, ha detto Yves Mersch, membro belga del Comitato esecutivo della Banca centrale europea.
La decisione definitiva della Corte dovrebbe arrivare nel giro di pochi mesi, in ogni caso questo è un buon viatico per Mario Draghi nel confronto con i “falchi” della Bce. Il presidente della Banca ha ricordato che l’Istituto non ha infinite possibilità di agire a favore dell’economia e contro la deflazione, confermando, in vista della riunione del 22 gennaio, che è pronto a perseguire nella sua strada di acquisto di titoli governativi.
In un’intervista al settimanale tedesco Die Zeit, Draghi ha ribadito che il compito della Bce è di “mantenere i tassi bassi e mirare a una politica espansiva che accompagni la crescita”. La Bce ha un mandato pan europeo, ha sottolineato Draghi, “anche la Germania lo deve capire. Non siamo qui a provocare vantaggi a questo o quel paese, o a punire i contribuenti tedeschi”.