Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici liberano Auschwitz dove più di un milione di persone avevano perso la vita. Il campo di concentramento polacco sul quale i nazisti avevano incentrato la loro politica di sterminio organizzato di massa, è “un ricordo vivo” e “rimarrà per sempre un grido di disperazione e un monito per l’umanità”, ha affermato oggi il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in occasione del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz. “Gli ebrei in Europa oggi ancora temono per la loro sicurezza. Questo è qualcosa che deve spaventarci e dobbiamo resistere a questa paura”, ha aggiunto il presidente.
Nella memoria collettiva, ha continuato Schulz, rimangono tuttora impressi “i mucchi di cadaveri, di capelli umani, le pile di scarpe, la prova delle vite rubate, i superstiti, esili, affamati, vicini alla morte”. Per la maggior parte dei detenuti, “prevalentemente ebrei provenienti da Olanda, Polonia, Grecia e altri paesi”, ma anche “rom, disabili, malati, omosessuali, prigionieri politici, prigionieri di guerra, bambini”, la liberazione arrivò purtroppo troppo tardi. Più di un milione di persone furono uccise “con la fame, di malattia, tortura, mediante esecuzione, esperimenti medici terribili e con il sistema delle camere a gas”. Erano stati tutti considerati dall’ideologia nazista sub-umani, da sterminare perché indegni di vivere. Di conseguenza, ognuno di noi ha la responsabilità di preservare memoria di questi eventi ed evitare che la storia si ripeta. “Tutti noi, che apparteniamo alle generazioni successive, ci porteremo appresso per sempre questa responsabilità”, ha sottolineato Schulz.
Contro l’odio, la xenofobia, l’intolleranza, l’antisemitismo che “a settant’anni dalla liberazione di Auschwitz continuano ad instillare paura negli ebrei europei”, diviene fondamentale riaffermare “l’inviolabilità della dignità umana”, e “assicuraci che questo odio non diventi contagioso”. L’attentato terroristico al quotidiano satirico parigino Charlie Hebdo rappresenta in questo senso l’esempio calzante di come sia importante “resistere al crescente livello di diffidenza” e “lottare per i diritti di ogni essere umano”. Si tratta del “dovere molto speciale” ed importante di un “parlamento dalle molteplici nazioni”.