Ci sono 3.000 tirocinanti nel settore della Giustizia che avrebbero dovuto essere assunti e invece sono diventati nuovi precari. Questa è la denuncia che viene dalla deputata europea del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara in una interrogazione alla Commissione europea.
“Dal 2010 in Italia risultano attivati tirocini negli Uffici Giudiziari tramite convenzioni con Enti locali finanziati con fondi europei, poi reiterati dal Ministero della Giustizia, e i tirocinanti ammontano a circa 3.000 unità”, spiega Ferrara nell’interrogazione. “Citando a campione la Regione Calabria, risultano spesi per i tirocini iniziali Fondi europei mirati al ‘reinserimento nel mondo del lavoro’” continua l’eurodeputata., la quale sottolinea come “tali tirocini formativi non sono mai sfociati in alcuna forma di contratto di lavoro, ragion per cui i fondi utilizzati non perseguono il fine che l’obiettivo”, che la normativa europea si prefigge per questo specifico tipo di finanziamenti.
Dunque Ferrara chiede alla Commissione europea se “è a conoscenza del fatto” e “quali iniziative intende intraprendere per accertare il corretto utilizzo dei Fondi europei nonché per indurre il governo italiano a porre rimedio alla precarietà generata dai tirocini?”.