La Commissione europea potrebbe usare di più la procedura per gli squilibri macroeconomici eccessivi, che prevede anche la possibilità di sanzioni, per spingere gli Stati membri recalcitranti a fare le riforme strutturali necessarie. Lo ha detto oggi a Bruxelles il vicepresidente della Commissione europea per la Crescita, gli investimenti e la competitività, Jyrki Katainen, durante un dibattito fra economisti ed eurodeputati sul rilancio dell’economia Ue, organizzato dal gruppo liberaldemocratico al Parlamento europeo.
“Abbiamo uno strumento che non abbiamo usato, e Olli Rehn (ex commissario Ue agli affari economici e monetari, presente al dibattito, ndr) conosce questa questione molto bene: è la procedura per gli squilibri macroeconomici. Dovremmo focalizzarci di più sulle debolezze strutturali nei nostri Stati membri, e anche minacciare, se necessario attraverso le sanzioni, quelle debolezze”, ha detto Katainen rispondendo a un europarlamentare che chiedeva che cosa la Commissione possa fare per forzare gli Stati membri a fare le riforme necessarie.
“Questo – ha proseguito il vicepresidente della Commissione – non piace a nessuno, ma abbiamo quest’opportunità, che non abbiamo usato. Siamo stati – ha osservato – più rigorosi sulle regole di bilancio che non sugli equilibri macroeconomici e le questioni correlate. E oggi sappiamo – ha sottolineato Katainen – che il 50 per cento delle ragioni per cui abbiamo avuto una crisi, o certi Stati membri sono stati in crisi, è più di natura strutturale che non di politica di bilancio. Naturalmente le due cose vanno insieme, ma solitamente strutture deboli distruggono prima di tutto il commercio estero, e poi l’occupazione”.
“Dunque – ha concluso il vicepresidente della Commissione – la procedura per gli squilibri macroeconomici potrebbe essere usata di più. E quanto all’opportunità di creare nuovi strumenti, forse possiamo prospettare qualcosa, ma per il momento non è sul tavolo”.
A Katainen ha risposto duramente Gianni Pittella, presidente del gruppo socialdemocratico S&D del Parlamento europeo: “Il Commissario Katainen sta proponendo de facto di commissariare gli Stati membri minacciandoli di imporre loro sanzioni se questi dovessero rifiutarsi di implementare le riforme decise da Bruxelles. Chiedo al presidente Juncker – dice Pittella – di smentire questo piano diabolico. Oltre ad essere illegale, sarebbe politicamente inaccettabile”.
Pittella è davvero minaccioso: “Lo dico con chiarezza: un progetto di questo tipo porterebbe alla fine della Commissione Juncker. Si fermi Katainen prima che faccia danni irreversibili”.