L’Unione Europea sta considerando di lanciare una nuova stazione televisiva in russo destinata ai cittadini russofoni, per combattere la propaganda aggressiva dei media di Mosca. A rivelarlo, nel corso di un’intervista rilasciata a BuzzFeed Notizie, è il ministro degli esteri lettone Edgars Rinkevics, secondo il quale il nuovo canale televisivo europeo non solo garantirebbe intrattenimento per chi parla la lingua russa, ma anche “notizie accurate e precise”. Tuttavia, il politico lettone ritiene che la Tv europea in russo non debba essere intesa alla stregua di uno strumento di propaganda. La Commissione non conferma, ma neanche smentisce. “Noi lavoriamo a dare informazioni corrette – spiega la portavoce Natasha Bertaud – e siamo preoccupati per l’indipendenza dei media in Russia”, ma sulla questione specifica dice che “non ci risultano proposte concrete”.
Eppure già ben 15 stati membri dell’Unione europea, tra i quali figurano i paesi dell’Est, gli scandinavi, il Regno Unito e la Polonia, a quanto affermano alcune fonti, hanno sostenuto in via informale il piano. Secondo il quotidiano britannico The Indipendent, sia Washington sia Bruxelles hanno accarezzato l’idea di una stazione televisiva in lingua russa da quando il Presidente russo Vladimir Putin iniziò ad estendere l’ombra del Cremlino sui media del paese un decennio fa. In ottobre Putin ha firmato e sancito l’entrata in vigore di un provvedimento che ha l’obiettivo di limitare la proprietà estera dei media, rafforzando il controllo statale su alcune delle più importanti pubblicazioni indipendenti del paese.
Le stazioni televisive sarebbero in gran parte rivolte alla Lettonia ed Estonia poiché sono questi i due paesi che ospitano la maggior parte della popolazione europea di lingua russa.