In un’intervista al settimanale l’Espresso l’economista francese Thomas Piketty, autore del best seller mondiale “Il capitale del XXI secolo”, invoca proposte “serie” da parte di Italia e Francia per obbligare la Germania ad una gestione più democratica dell’economia europea. Riportiamo qui i passi salienti.
“ […] la prima delle disuguaglianze è quella delle disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani, occorre subito rimettere in moto l’economia, abbandonando le politiche recessive degli ultimi anni. Ma occorre agire a livello europeo, e quindi è necessaria una maggiore integrazione economica e politica: non si può avere una moneta comune e diciotto debiti pubblici diversi, diciotto tassi d’interesse e diciotto politiche fiscali differenti. Con le attuali istituzioni europee, è impossibile impostare politiche economiche e sociali di tipo progressista, motivo per cui è urgente rifondare l’Europa. Con un parlamento della zona euro e un ministro delle finanze della zona euro, le decisioni sul deficit, la fiscalità, le politiche di rilancio sarebbero certamente più efficaci di quelle che abbiamo preso finora. Invece di continuare a lamentarsi, l’Italia e la Francia dovrebbero proporre alla Germania e agli altri Paesi dell’euro alcune proposte concrete per una gestione più democratica dell’economia. Di fronte a proposte serie, per la Germania sarebbe molto difficile dire di no. Per adesso però queste proposte mancano.
A livello europeo dobbiamo coordinare la tassazione delle grandi multinazionali, che pagano meno tasse delle piccole e medie imprese: è una forma di disuguaglianza assolutamente da combattere. Inoltre, per garantire una maggiore ridistribuzione delle ricchezze, occorre introdurre un’imposta progressiva sul patrimonio che tassi allo stesso modo i patrimoni finanziari e quelli immobiliari. Una simile imposta ha però senso solo a livello internazionale con scambi automatici d’informazioni tra gli Stati, per evitare le frodi e le delocalizzazioni fiscali. Anche in questo ambito si potrebbe iniziare a livello europeo”.