colonna sonora: Franco Califano – Capodanno
Un altro anno volge al termine e ancora nessuno ha inventato il teletrasporto o la nuova legge elettorale.
Finisce il semestre italiano europeo… europeo italiano… insomma ci siamo capiti, ma il Paese non si ferma un attimo ed è già pronto per l’expo 2015 e per le Olimpiadi 2024. Il grande evento di Milano, dedicato al tema dell’alimentazione, già sembra partito bene, con tutta la gente che c’ha magnato sopra. Per il 2024 invece, volendo evitare i monopoli delle mafie italiane, sono già state contattate la Yakuza, l’Organizatsya e i Narcos. I progetti però saranno morigerati, non si vogliono ripetere gli errori commessi con Italia ’90 – per cui ancora stiamo pagando – e anzi verranno ristrutturate le costruzioni abbandonate o incompiute, ricostruite quelle abbattute e sembra che anche il logo sia già stato scelto, all’insegna del risparmio.
Guarda il logo che ha commosso il web.
Volge al termine anche il mandato di Giorgio Napolitano e Renzi si dice fiducioso in un’elezione rapida del nuovo Presidente. Uno dei candidati più probabili è Giorgio Napolitano, che ha una grande esperienza di Quirinale.
Si conclude un anno pieno di notizie scioccanti che hanno colto tutti impreparati, come la Mafia che inciucia con la politica o la CIA che pratica la tortura: mancava solo l’outing di Renato Zero. Ma è anche stato l’anno in cui il premier ha desecretato gli atti sulle stragi e quindi finalmente sappiamo chi sono i veri colpevoli di Ustica, Italicus, Bologna, piazza Fontana… ah no? Vabbè ma almeno sappiamo chi ha ammazzato Stefano Cucchi… ah, neanche? Però almeno il sequel di Cogne è stato risolto quasi subito.
Il 2014 sarà ricordato nel nostro Paese come l’anno della ripresa economica, dell’occupazione, delle unioni civili tra persone che si amano, della legge sul conflitto d’interessi, di un ritrovato amore tra politica e cittadini e in generale del miglioramento nella vita quotidiana del Paese, grazie anche agli 80 euro. E infatti lungo l’arco di tutto l’anno gli italiani sono scesi spesso in piazza a festeggiare, danzando allegri con gli amici poliziotti. L’anno dello “staisereno”.
Purtroppo è stato anche un anno di guerre, dall’invasione russa dell’Ucraina, all’espansione del Califfato Islamico (che cambia nome ogni dieci giorni), all’invasione israeliana della Palestina che però non è un Paese e quindi anche se il suo popolo viene massacrato noi sosteniamo il popolo eletto, all’ingiustificabile strage di bambini in Pakistan.
Ma la fine dell’anno è un nuovo inizio, in cui cercare di essere migliori, di riflettere prima di agire, qualsiasi cosa stiate facendo, di compiere i piccoli cambiamenti che possono salvare il genere umano, di iniziare a pensare anche al prossimo, di provare a salvare questo mondo.
Mi viene in mente la storia di Julio, che viene rapinato una sera da un ragazzo e quando questo si sta allontanando col suo portafogli, Julio lo richiama e gli dice “se devi stare tutta la notte a rapinare gente avrai freddo, prendi il mio cappotto”. Il ragazzo rimane basito e chiede a Julio perché lo stia aiutando. Julio dice “se rubi il denaro significa che ne hai bisogno. Io con quei soldi volevo solo cenare, perché non andiamo insieme?”. Il ragazzo accetta e mangiano insieme al ristorante, dove il ragazzo continua a non capire perché Julio sia così gentile e Julio risponde: “mi hanno insegnato ad essere gentile con tutti”, poi arriva il conto e Julio dice “hai tu il mio portafogli, dovrai pagare tu, oppure restituirmelo ed essere mio ospite”. Il ragazzo sorride e dice “offro io”, apre il portafogli e scopre che in realtà appartiene ad un’altra persona ed è sporco di sangue. A quel punto Julio gli salta addosso ed inizia una colluttazione finché arriva la polizia… ma mi sa che non era così, non me la ricordo bene, comunque era molto toccante.
Ma prima della fine dell’anno festeggiamo il 25 dicembre, giorno in cui un’immacolata vergine diede alla luce il dio Aion… ah no, quella era una storia inventata dagli egiziani. Dicevamo, festeggiamo il 25 dicembre giorno in cui una vergine immacolata diede alla luce il dio Mitra… ah no, quella è una favoletta inventata dai persiani… com’è che si chiama quello esistito veramente?
Vabbè tanto non se lo ricorda mai nessuno, troppo impegnati a fare i regali col cuore (“buon giorno, mi dia dieci oggetti a caso in carta regalo, per un valore totale di massimo 60 euri”) per parenti ed amici che continuano a riprodursi come se non conoscessero i preservativi, a rimpinzarsi di pandori, panettoni e torroni, a sperare di riuscire ancora a pagare il mutuo.
Come ogni anno in questo periodo in televisione rifanno “Una poltrona per due”, io ripropongo la storia di Natale più bella che sia mai stata scritta (su un mio blog) e quindi per chi non l’avesse mai letta o per chi la volesse rileggere per trovare nuove interpretazioni e significati nascosti, vi lascio con un grande abbraccio commosso (sotto le feste divento ipersensibile) ed il link per la Storia di Natale.
Buone feste a chi sa che se sorridi il mondo sorriderà con te, o ti darà una mazzata sui denti, c’è il 50% di probabilità ma comunque ne vale la pena. TANTI AUGURI!
PieSse:
Se avete catene di sant’Antonio di auguri simpaticissimi o sexy o commoventi, potete anche tenetevele.