I capi di Stato e di governo “prendono atto” della volontà della Commissione di tenere fuori i contributi degli Stati membri al Fondo europeo per gli investimenti strategici del Piano Juncker dal conteggio del 3% del deficit ai fini del Patto di Stabilità. La formula precisa che i Ventotto usano nelle Conclusioni del Consiglio europeo di oggi è: “Il Consiglio europeo prende atto della posizione favorevole espressa dalla Commissione riguardo a detti contributi di capitale nel quadro della valutazione delle finanze pubbliche ai sensi del Patto di stabilità e crescita, necessariamente in linea con la flessibilità insita nelle norme vigenti di detto patto”.
Per quanto riguarda la possibilità, annunciata prima della fine del vertice dal sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, di permettere nella politica di coesione di portare nel periodo finanziario 2014-2020 i progetti non completati in quello appena compiuto, nelle conclusioni si legge che “la Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri interessati per trovare soluzioni al fine di ottimizzare l’uso degli impegni di cui al periodo del QFP 2007-2013 e riconosce che, negli anni a venire, è auspicabile realizzare progetti a lungo termine avvalendosi della flessibilità delle norme vigenti”.
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