Insoddisfazione da parte di Federica Mogherini per gli ultimi sviluppi sul caso Marò. La suprema corte indiana ha respinto la richiesta avanzata da Salvatore Girone di tornare a casa per trascorrere il Natale, e da Massimiliano la Torre per estendere il periodo di cura in Italia. “Una scelta deludente”, ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, che avverte: “La questione ha il potenziale di influenzare il complesso delle relazioni Ue-India”, oltre che “la lotta globale contro la pirateria, in cui l’Ue è fortemente impegnata”.
Quella delle autorità indiane è una decisione ancora più amara se si considera, evidenzia l’Alto rappresentante, che “sono ormai tre anni in cui la situazione è in sospeso e si aspetta una soluzione comune che non è ancora stata trovata”. Da Bruxelles dicono di avere agito per trovare “una soluzione adeguata nell’interesse sia dell’Italia che dell’India” assicurando che l’Unione continuerà a seguire il caso dei due militari in contatto con le autorità italiane per mettere la parola fine ad una questione che ha ripercussioni sui rapporti Europa-India ed è rilevante in termini di lotta alla pirateria, nel quale l’Ue si dice “fortemente impegnata”.
L’intervento di Mogherini ha fatto seguito alle parole del ministro della difesa Roberta Pinotti che ha definito “grave” la decisione indiana e quelle del presidente della repubblica Giorgio Napolitano che ha espresso “forte contrarietà”.