Per meglio concentrare il lavoro su crescita e occupazione la Commissione europea il prossimo anno ridurrà i fronti sui quali lavorerà. Ecco di seguito una selezione delle iniziative di lavoro che l’esecutivo comunitario ha deciso di abbandonare nel 2015 e dei perché. In alcuni casi le proposte sono ferme da anni, una dal 1998, altre dai primissimi anni 2000, senza che abbiano fatto passi avanti. Nelle intenzioni di Jean-Claude Juncker e Frans Timmermans saranno cancellate tra le altre:
– proposta di aiuti per la diffusione di frutta e verdura nelle scuole: “L’intero progetto sarà valutato, nell’ambito della semplificazione PAC, sulla base di regolamentazioni migliori, della sussidiarietà e proporzionalità” ;
– proposta di adeguamento di stipendi e pensioni per funzionari: “Obsoleta. Nell’aprile 2014, è stata adottata la regolamentazione 423/2014”;
– proposta per un sistema comune di registrazione per il trasporto di materiale radioattivo: “Nessun accordo in vista. Mentre il Parlamento Ue ha espresso un parere favorevole nel dicembre 2013, nel Consiglio Ue non si è registrato un sostegno insufficiente per raggiungere un accordo sulla proposta”;
– proposta di imposizione fiscale sui veicoli privati portati da uno Stato membro all’altro: “La proposta risale al 1998 e non è previsto il raggiungimento di alcun accordo di sostanza”:
– proposta di modifica di direttiva per la tassazione di prodotti energetici: “I negoziati del Consiglio hanno portato da una bozza di compromesso che ha snaturato completamente la sostanza della proposta della Commissione”;
– direttiva su taglio emissioni “Non è stato raggiunto alcun accordo e deve essere modificata nel quadro del pacchetto Clima Energia 2030”:
– direttiva per riduzione imballaggi e buste di plastica: “Ritirata e sostituita da una proposta nuova, più ambiziosa che mira a promuovere l’economia circolare entro il 2015”;
– proposta di direttiva per la trasparenza dei prezzi dei farmaci per la salute umana: “Nessun accordo raggiunto”;
– proposta per il miglioramento delle condizioni della qualità del lavoro per le donne incinte: “Se non si raggiunge un accordo entro 6 mesi, la proposta sarà ritirata e sostituita da una nuova iniziativa. Il ritiro è incluso nella Comunicazione REFIT di giugno 2014”;
– proposta di regolamento per le Fondazioni europee: “Nessun progresso è stato fatto in seno al Consiglio. Dal momento che è richiesta l’unanimità, non ci sono prospettive positive circa il raggiungimento di un accordo”;
– proposta di istituzione di un fondo per risarcimento da sversamento di petrolio e idrocarburi: “Ritiro necessario in quanto la valutazione dell’impatto e le analisi pertinenti sono ormai obsolete. Il ritiro della proposta è stato incluso nella comunicazione REFIT di giugno 2014”;
– proposta di regolamento per la navigazione del Danubio: “Nessun accordo in vista”
– proposta di modifica delle regole per i servizi di assistenza a terra negli aeroporti: “Nessun accordo in vista”.
Per un elenco completo, con relative motivazioni, cliccate qui (sono 80 proposte, 16 pagine).