La circolare del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che chiede ai prefetti di cancellare le trascrizioni nei registri comunali dei matrimoni gay contratti all’estero, è “un atto illegittimo” e deve essere ritirato. Lo chiede l’eurodeputato civatiano del Pd, Daniele Viotti, che ha annunciato una interrogazione alla Commissione europea sul caso che verrà formalmente presentata giovedì. Per Viotti è assurdo che “mentre Roma brucia il prefetto invece di vedere dove sono i ladri vada a cancellare le trascrizioni dei matrimoni gay: una cosa pazzesca”.
Il caso è nato lo scorso 7 ottobre quando l’allora vicepremier Alfano emanò la circolare in risposta al Comune di Milano che aveva appena deciso di autorizzare le trascrizioni dei matrimoni gay. In precedenza lo avevano già fatto città come Napoli, Bologna e in seguito anche Roma. “Vivo da 19 anni in Italia e a marzo, dopo 11 anni insieme, ho sposato la mia compagna Antonella in Francia”, ha raccontato Sarah Laetitia Bonte, una delle donne che si sta battendo contro la circolare di Alfano. “A Milano”, ha continuato, “abbiamo ottenuto la trascrizione, ma non ci dà tutti i diritti pienamente riconosciuti in Francia”, e anzi in Italia “io risulto sposata e mia moglie single, teoricamente se si sposasse con un uomo sarebbe bigama e lo Stato italiano nemmeno se ne accorgerebbe”.
Viotti ha rivoto un appello al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, “che non ha ancora detto una parola su questo fatto, una cosa che mi dispiace molto”. Secondo Viotti nel nostro Paese “è il momento di affrontare il problema della legge” sui matrimoni gay: “Da tempo chiedo al segretario del partito di prendere un impegno preciso”, anche attraverso “passi intermedi come le unioni civili”, allo scopo di dimostrare “qual è la differenza tra un partito di sinistra e progressista come il Pd e altri partiti che sono nello scenario politico italiano”.
Una differenza che al momento assolutamente non si vede per Andrea Tommasi di “Love Out Law”, venuto al Parlamento di Strasburgo per denunciare quella che l’associazione per i diritti delle coppie gay sposate all’estero ritiene essere una “violenta campagna di Alfano contro la comunità Lgbti”.
“La stampa francese”, ha attaccato Tommasi, “ha pubblicato un servizio fotografico sul numero due del Front National (Florian Philippot , ndr) con il compagno, e Marine Le Pen ha ribadito la posizione della formazione di estrema destra sulle unioni civili, ovvero che loro sono per il ritiro della legge sul matrimonio ma in favore di pax rafforzato. Mi viene la pelle d’oca a notare che il Front National sia più a sinistra del Pd”. Anche Tommasi ha chiesto a Renzi di esprimersi sulla vicenda della cancellazione delle trascrizioni perché, ha affermato, “se un un ministro della repubblica ci definisce turisti del matrimonio e agisce in questi termini e il presidente del Consiglio non dice nulla lascia intendere di essere d’accordo visto che potrebbe ammonirlo e non lo fa”.
“Questa battaglia arriverà anche alla Corte di giustizia europea”, ha annunciato Giacomo Cardaci della Rete Lanford, l’avvocatura per i diritti Lgbti, che ha spiegato che la trascrizione, oltre che un gesto simbolico, “pur non consentendo di applicare il diritto di famiglia alle coppie gay”, sarebbe importante ad esempio “per l’applicazione di direttive come quella sul ricongiungimento familiare”.