Il Consiglio ribadisce la necessità di sostenere una politica di investimenti, e invita gli Stati a “intensificare” il lavoro sulle riforme strutturali, sul consolidamento dei bilanci che sia “amico della crescita”. Si concentra in particolare, come atteso, su queste politiche la bozza del comunicato finale con le conclusioni del Consiglio europeo di giovedì e venerdì (clicca sul link oppure leggile qui sotto) che eunews è in grado di anticipare. Secondo lo “stile Tusk” si tratta di un documento più agile di quelli del passato: sono tre pagine scarse, ma molto dense.
Naturalmente si ricorda il fondo EFSI, quello dei 315 miliardi, e si chiede alla Commissione di presentare un programma entro gennaio prossimo perché si possa giungere ad un accordo tra i governi al Consiglio di giugno e si possa partire operativamente “a metà 2015”. Nel frattempo, per favorire l’efficacia del programma, il Consiglio invita a lavorare per un miglior coordinamento del mercato dei capitali e per tutte le misure che possano limitare la burocrazia ed abbattere le barriere alla circolazione dei capitali.
La Commissione viene anche invitata a presentare una porposta per l’Unione energetica entro marzo e per il mercato digitale entro giugno.
Su fronte del fisco si spinge perché si arrivi ad un miglior scambio di informazioni tra Paesi e per limitare le politiche fiscali particolarmente aggressive.
L’ultimo punto è l’Ucraina, e qui si esprime ancora preoccupazione per gli scontri a Est e i governo si dicno “pronti a nuove misure (contro la Russia, ndr) se necessarie”.