“Svalutazioni sommarie e posizioni liquidatorie hanno sempre più, negli ultimi tempi, messo in questione anche le istituzioni, le politiche e le rappresentanze europee. Gli ingredienti dell’antipolitica, in ciascuno dei nostri Paesi, si sono confusi con gli ingredienti dell’antieuropeismo”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, punta il dito contro i movimenti che vorrebbero fare un passo indietro nel processo di integrazione europea.
Il capo dello Stato, intervenendo a una conferenza organizzata dall’Accademia dei Lincei, a Roma, difende le istituzioni comunitarie, nonostante le loro “miopie e ritardi” che “hanno certamente contribuito” al diffondersi dell’antieuropeismo, insieme con “i calcoli opportunistici degli Stati membri”. In questo modo, secondo Napolitano, “si è finito per far cadere nell’ombra lo straordinario contributo al mantenimento della pace, al benessere economico e alla tutela dei diritti che l’Unione europea ha saputo via via garantire ai suoi cittadini”.