Il ministro palestinese per gli Affari delle colonie Ziad Abu Ein è stato ucciso nel corso di scontri tra soldati israeliani e manifestanti palestinesi avvenuti nei pressi di Ramallah, in Cisgiordania. Gli attivisti avevano organizzato un corteo portando bandiere palestinesi e alcuni rami di ulivo che volevano piantare in un’area confiscata ad alcune famiglie per consentire l’ampliamento di un insediamento illegale israeliano. Durante la manifestazione Abu Ein, secondo le forze di sicurezza palestinesi, sarebbe stato colpit doal calcio di fucile sferrato dai soldati israeliani per poi, come si vede in un video, accasciarsi a terra. Il ministro palestinese è morto poco dopo mentre veniva trasportato in ambulanza all’ospedale di Ramallah.
Su quanto è accaduto è intervenuta l’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini giudicando “estremamente preoccupanti i resoconti sull’eccessivo uso della forza da parte delle forze di sicurezza israeliane”, Mogherini ha chiesto di dare il via a “un’indagine immediata e indipendente” per fare chiarezza sulla morte di Abu Ein. “Mi aspetto che tutte le parti esercitino la massima moderazione – ha aggiunto – per evitare azioni che aumentino la tensione”.
Il leader dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen ha parlato di “un atto barbaro che non possiamo accettare”, annunciando tre giorni di lutto in Cisgiordania. Ziad Abu Ein era ministro senza portafoglio per gli Affari delle colonie e del muro, mentre in precedenza aveva ricoperto l’incarico di vice-ministro della presidenza dell’Anp.