L’Italia deve stare in Europa “a testa alta e senza dover chiedere scusa. Perchè noi siamo l’Italia, non dimentichiamolo”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sprona i Giovani democratici riuniti in assemblea a Roma. “A testa alta”, dice, deve andare soprattutto il Partito democratico “con l’orgoglio di essere il partito più votato dai cittadini europei”. Forti di questo si deve continuare a lottare per un’Europa diversa: “Stiamo facendo una battaglia in Europa che non è sullo zero virgola ma di approccio”, dice, sottolineando che “ci sono due idee: l’Europa come contratto, ma io non mi immagino i padri dell’Europa che pensano l’Unione come un’insieme di vincoli e spread, come un atto notarile”.
Prima di tutto, torna invece a chiedere Renzi, l’Europa “deve essere una comunità”. I grandi statisti, dice, “hanno fatto l’Europa non perché noi ci scannassimo sui parametri, ma perché immaginassimo uno spazio di civilizzazione della globalizzazione, siamo un faro culturale. Non dimentichiamolo”. Un esempio: “Se voi oggi fate l’Erasmus – dice Renzi ai giovani democratici – è perché c’è stata gente che ha avuto il coraggio di dire che si doveva arrivare agli Stati Uniti d’Europa”.