L’Unione europea stanzia altri 61 milioni di euro per rinnovare l’impegno nella lotta all’Ebola nei Paesi colpiti dell’Africa occidentale. Lo annuncia oggi il commissario europeo per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica, in occasione del suo ritorno dal viaggio in Guinea. “Il nostro nuovo impegno aiuterà i Paesi colpiti ad affrontare meglio le molteplici sfide che stanno nascendo da questa crisi”, ha affermato il commissario. Tra il 5 ed il 7 dicembre, il commissario Ue ha incontrato il presidente Alpha Condé, il ministro degli esteri François Lounceny Fall ed il ministro dell’economia e delle finanze, Mohamed Diare, sulle emergenze generate dalla crisi Ebola e sugli obiettivi di sviluppo di lungo periodo.
Al termine dell’incontro si è deciso che l’intervento Ue contro l’Ebola includerà un sostegno diretto ai governi della Guinea e Liberia per aiutarli ad attutire l’impatto economico dell’epidemia, nonché misure per affrontare in modo specifico le sfide poste dal virus. In particolare il nuovo piano prevede un budget di 11 milioni di euro a sostegno di Conakry, la capitale della GUinea e di 14 milioni per Monrovia, quella della Liberia. “L’Ue è fianco a fianco ai popoli di Guinea, Liberia, e Sierra Leone, sia nel medio che nel lungo termine”, affinché questi Paesi “possano superare la crisi e tornare sul sentiero dello sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Mimica.
Inoltre, a conferma dell’impegno europeo per eliminare le cause profonde della fragilità della Guinea che hanno permesso all’epidemia di prendere piede e diffondersi, il commissario Ue ed il ministro guineano Diare hanno firmato congiuntamente il Programma indicativo nazionale (Nip). Si tratta di un accordo che apre la strada per il Paese alla possibilità di accedere ai finanziamenti del Fondo europeo per lo sviluppo (Edf) per il periodo 2014-2020. 244 milioni di euro è la stima del valore della cooperazione europea, focalizzata sui settori di salute, igiene urbana e giustizia. “Con il sostegno alla Guinea fino al 2020 risponderemo ai bisogni fondamentali delle persone”, ha dichiarato il commissario. Tra le esigenze più immediate figura ad esempio “il rafforzamento del sistema sanitario”, considerato dalla Commissione Ue “una priorità assoluta”. Per questo motivo è previsto il re indirizzamento del progetto sanitario, lanciato a fine 2013 in Guinea, allo scopo di migliorare l’accesso a servizi di base di qualità tramite la formazione degli operatori sanitari ed il ripristino delle strutture e delle attrezzature.
Non solo. “Abbiamo anche bisogno di affrontare le esigenze di sviluppo su una scala più ampia”, ha sottolineato Mimica. Di conseguenza, nel nuovo piano Ue contro l’Ebola 4,5 milioni saranno stanziati nell’attuazione di misure volte a prevenire la violenza e ridurre, mitigare le tensioni che potrebbero nascere nelle aree di confine tra i paesi infetti. Infine, il nuovo piano Ue prevede 11 milioni di euro da destinare complessivamente a Mali, Burkina Faso, Guinea Bissau, Togo, Costa d’Avorio e Mauritania per sostenerli nell’attuazione di misure di precauzione contro l’Ebola.
Complessivamente il contributo finanziario europeo per la lotta all’epidemia è di oltre 1,1 miliardi di euro. In questa cifra sono inclusi sia i finanziamenti da parte degli stati membri che della Commissione europea. Quest’ultima in particolare ha stanziato più di 434 milioni di euro per contrastare il virus e la sua diffusione tramite misure di emergenza e di sostegno nel lungo periodo.