Finalmente Milan. A Bruxelles prove tecniche di costituzione di un club finora inesistente, con i sostenitori che cercano di incontrarsi. I tifosi rossoneri sono tanti, ma tutti sparpagliati e per nulla uniti. Iniziative sporadiche vedono tentativi di creazione di punti di ritrovo, con due iniziative che si sviluppano in parallelo. Da una parte il Milan club che partecipa alla Coppa della Presidenza, il torneo di calcio a cinque dei club dei tifosi delle squadre di calcio di Serie A; dall’altra uno studente italo-belga crea una pagina ufficiale per cercare di richiamare i milanisti di Bruxelles. La pagina si trova su Facebook e si chiama “Milan Club Bruxelles”, al momento una semplice “comunità” di persone che chiedono dove e come poter vedere le partite. “L’ho creato perché ho visto che tutti avevano club, pagine, gruppi tranne noi. Credo fosse ora che anche il Milan avesse un punto di riferimento”. Sulla pagina annunci e messaggi in italiano e in francese, a sottolineare la natura brussellese del gruppo, oggi solo virtuale. “Per ora non ci riuniamo da nessuna parte”, spiega a Eunews Antonhy, ragazzo nato in Belgio ma con mamma italiana. “Sono uno studente, i miei studi mi lasciano poco tempo per organizzare e strutturare il club. Dopo gennaio si lavorerà alla costruzione”.
Con l’inizio dell’anno Anthony potrà contare sull’aiuto di Costantino, italiano a Bruxelles che lavora – all’insaputa del compagno di fede calcistica – allo stesso progetto. Lui ha permesso al Milan di partecipare alla Coppa della Presidenza, con l’obiettivo di fare del torneo il punto di rinascita del club del diavolo. Perché un club esisteva a Forest. Ma, appunto, oggi non esiste più. Oggi i milanisti di Belgio vantano una rete di club, con centri a Liegi, Mons e Charleroi. Ma non a Bruxelles. “Non sapevo dell’esistenza della pagina Facebook, io sono una persona poco social…”, ci dice Agostino. “Per ora vedo le partite a casa mia con quattro-cinque amici, perché non conosco altri milanisti”. Poco male. Eunews mette in contatto i due volenterosi, per fare in modo che le due iniziative rossonere si incontrino e permettere la costituzione di un club mancante. Le premesse ci sono: la comunità sul web è stata creata ad aprile, e in pochi mesi ha già raccolto l’adesione di venti persone. A cui si aggiungeranno, in prospettiva, le conoscenze che saprà portare Costantino. “Se c’è questo ragazzo volenteroso tanto meglio. Aspetto di mettermi in contatto con lui per lavorare alla costruzione del club”. Costantino è contento e si sente. Già pensa a quello che verrà. “Bisognerà capire se essere un club ufficiale o no, poi serviranno statuto e regole, forse tessere…”. Appuntamento per il nuovo anno. Non siamo di parte, ma forse, in questo caso, dire “forza Milan club”, è d’obbligo.