Articolo tratto da repubblicadeglistagisti.it
Per chi pensa all’estero per formarsi attraverso tirocini di qualità le opportunità non mancano mai. Specie nelle istituzioni europee. E in questo periodo sono almeno tre quelle che aprono le porte ai giovani europei.
Corte di giustizia europea
La prima è la Corte di Giustizia europea, l’organo che – come recita la presentazione sul sito – «ha il compito di assicurare il rispetto del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati». Gli stage prevedono due tornate annuali ma in pratica ci si può candidare sempre. E cioè per chi si candida entro il 30 aprile, le partenze sono fissate per il primo ottobre dello stesso anno. Quindi se si dovesse inoltrare la domanda adesso, si partirebbe a ottobre 2015. Per chi invece fa richiesta dopo, e fino al 30 settembre, l’avvio del tirocinio è il primo marzo. La durata è in ogni caso di cinque mesi. Per il rimborso buone notizie: l’importo è di 1100 euro al mese, cifra che dovrebbe assicurare la possibilità di mantenersi, almeno in parte, a Lussemburgo, la città sede della Corte (un ex stagista per esempio raccontò alla Repubblica degli Stagisti di aver pagato 650 euro per una stanza in una casa in condivisione).
Quanto ai requisiti, può concorrere chi sia «in possesso di un diploma di laurea in giurisprudenza o scienze politiche (a indirizzo prevalentemente giuridico)» e abbia «una buona conoscenza della lingua francese».Questo perché le tre direzioni a cui vengono assegnati gli stagisti sono ricerca e documentazione, il servizio stampa e informazione e la direzione generale della traduzione e dell’interpretazione. Per quest’ultima si tratta di stage che durano di meno («dalle dieci alle dodici settimane») e rivolti a giovani diplomati in interpretazione di conferenza «la cui combinazione di lingue presenta un interesse per la direzione» si legge sul sito. Dove si specifica anche che le mansioni affidate comporteranno «la preparazione dei fascicoli, un lavoro di ricerca terminologica ed esercitazioni pratiche in ‘cabina muta’». L’application non va inviata online ma per posta ordinaria (per le scadenze fa infatti fede il timbro postale), allegando curriculum e copie di attestati. Di curriculum alla Corte di Giustizia Ue ne arrivano a centinaia (settecento nel solo 2013), ma i posti disponibili non superano in genere le cinquanta unità all’anno.
Comitato europeo delle Regioni
Sempre cinque mesi è la durata del tirocinio anche per il Comitato delle Regioni Ue, ente brussellese che mette in contatto le varie regioni dei Paesi Ue. In questo periodo sono aperte le selezioni per la sessione autunnale (le application possono essere compilate dal 30 ottobre al 31 marzo). Il tirocinio inizia il 16 settembre 2015 per finire il 15 febbraio dell’anno successivo, dunque nel 2016. Il rimborso spese è leggermente inferiore, di circa mille euro mensili, «equivalente al 25% del salario di un funzionario inquadrato come AD livello 5» chiarisce il sito. Sono inoltre accreditati 100 euro mensili in più agli stagisti sposati il cui coniuge risulti disoccupato oppure a chi ha figli.
Come sempre per gli stage europei, sono accordate maggiorazioni per i disabili e per le spese di viaggio di andata e ritorno a Bruxelles (la distanza deve però superare i 50 chilometri). I requisiti di ammissione, oltre alla cittadinanza europea e alla laurea (vale qualunque facoltà) attengono soprattutto alle lingue. Deve dimostrarsi il dominio di almeno una lingua europea, mentre di una seconda basta una conoscenza «sufficiente», evidenzia il sito. La domanda va inoltrata online (redigendola in tedesco, inglese o francese). A seguire una fitta serie di passaggi che conducono all’esito finale della selezione. La verifica dei requisiti di ammissione termina infatti il 15 aprile, mentre il mese successivo si stila la classifica dei preselezionati (a cui è richiesto l’invio della documentazione ufficiale cartacea). La chiusura definitiva è il 30 giugno, e dopo questa data il risultato verrà comunicato ai candidati tramite mail (solo in caso di successo). Non esiste un numero predeterminato di selezionati, ma la media – nonostante le migliaia di richieste annuali – si aggira sui venti stage annuali.
Comitato economico e sociale europeo
C’è infine il Comitato economico e sociale della Ue, l’organo di consulenza dell’Unione volto a promuovere «l’integrazione» dei cittadini e a rafforzare la «legittimazione democratica» della Ue, come spiega ilsito. I tirocini – che si svolgono a Bruxelles – sono messi a bando due volte all’anno e la loro durata è di cinque mesi (ce ne sono anche di trimestrali, ma si tratta di stage rivolti a neodiplomati e privi di rimborso). Per chi volesse tentare la sorte ora, le selezioni cominceranno il 3 gennaio (lo stop è a fine marzo) e lo stage si svolgerà dal 16 settembre al 16 febbraio. Come per il Comitato delle regioni, anche qui l’emolumento mensile è calcolato in base al salario dei funzionari di grado AD 5, ed è quindi pari a circa mille euro mensili (con eventuale rimborso del tragitto di andata e ritorno verso la capitale belga fino a un massimo di 400 euro mensili).
Entra solo chi ha una laurea triennale, il dominio fluente di una lingua europea, e una conoscenza «sufficiente», sottolinea il regolamento, di una seconda lingua a scelta tra inglese o francese (le due lingue di lavoro del Comitato). Ancora una volta non è dato sapere con esattezza il numero dei post vacanti, variabili in base alle esigenze dei dipartimenti e del budget a disposizione. In media sono però 50 gli stagisti che varcano ogni anno la soglia del Comitato europeo, su una percentuale di candidature che arriva anche a 10mila. Superare la selezione non è dunque una passeggiata. Sarà per questo forse che – per chi è dentro – il codice comportamentale contiene regole piuttosto rigide: rispetto degli orari, poche assenze e massimo riserbo sul contenuto del proprio lavoro.