L’Europa deve prevedere strumenti adeguati per combattere la criminalità organizzata, un problema “che non ha confini e non riguarda solo l’Italia”. È questa la richiesta all’Ue della Commissione parlamentare Antimafia italiana, di cui una delegazione si è recata oggi al Parlamento europeo per approfondire le strategie europee per combattere il feomeno. “Non vogliamo esser noi a suggerirlo”, ha spiegato Rosy Bindi, “ma chiediamo al Parlamento europeo uno strumento perché l’Europa conosca le mafie e le combatta con strumenti adeguati in tutti i Paesi”, auspicando che l’Aula di Strasburgo “convinca in questo la commissione europea, Consiglio e soprattutto gli Stati membri”.
Il caso ha voluto che la visita della delegazione italiana coincidesse proprio con lo scoppio delle inchieste giudiziarie sui legami tra mafia e politica a Roma. Rosy Bindi, rispondendo ai giornalisti, si è detta convinta che quanto successo nella Capitale sia un motivo in più per chiedere a Bruxelles una maggiore incisività. “Il procuratore Pignatone ha scoperto cose inquietanti che riguardano tutto il potere politico”, ha ammesso la parlamentare del Pd, “e questo ci ha portato anche in Europa a chiedere al Parlamento europeo di non sottovalutare questo problema”.
Le inchieste di Roma, che paventano un possibile giro di mazzette e collegamenti fra politica e criminalità organizzata e che hanno già portato a 37 arresti, “chiedono a tutti un supplemento di attenzione” e “senza emettere sentenze preventive”, ha specificato Bindi, “chiediamo a tutte le istituzioni una vigilanza forte”, aggiungendo come “alla magistratura servono prove ma alla politica bastano indizi per trarne le dovute conseguenze”.
La Commissione Antimafia di Montecitorio ha illustrato al Parlamento europeo i provvedimenti avanzati nella relazione predisposta in occasione del semestre di presidenza italiano e ha sollecitato una rapida ricostituzione della Commissione sulla criminalità organizzata (Crim) in seno all’Aula di Strasburgo. Positivo il riscontro di Schulz che dopo l’incontro con la delegazione ha assicurato che la “stretta cooperazione continuerà”.