Friends of the Earth Europe ha accolto con moderato entusiasmo la decisione, presa dalla Commissione Europea, di migliorare la trasparenza nelle negoziazioni tra Stati Uniti ed Unione Europea nell’ambito dell’accordo di libero scambio, Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip). Nonostante le nuove regole rappresentino un passo avanti positivo, secondo il network ambientale, queste non sono ancora in grado di garantire una completa trasparenza e chiarezza sull’accordo. I provvedimenti presi continuerebbero a rendere difficile la maturazione di un adeguato dibattito pubblico sul controverso patto commerciale.
Il problema è che da quanto filtrato dalle trattative segrete sull’accordo Ue-Stati Uniti, “il più grande accordo di libero scambio della storia”, sembra che il Ttip “servirà principalmente agli interessi corporativi più potenti, a scapito delle garanzie essenziali per la tutela della democrazia e dell’ambiente”, ha dichiarato Paul de Clerck, coordinatore del programma di giustizia economica di Friends of the Earth Europe. In quest’ottica è di fondamentale importanza che “i cittadini conoscano che cosa è stato incluso negli scambi commerciali”, perché “deve esserci un adeguato dibattito pubblico”, ha continuato De Clerck. Di conseguenza, Friends of the Earth Europe ha chiesto la “pubblicazione di tutti i testi negoziali e degli altri documenti” legati alle trattative sul Ttip. “Le persone hanno diritto di sapere se le norme faticosamente conquistate che proteggono l’ambiente, la nostra sicurezza e salute sono in procinto di essere negoziate”, ha affermato Natacha Cingotti, attivista aziendale di Earth Europe
Quattro sono le nuove misure prese dalla Commissione europea per aumentare la trasparenza sul Ttip. Innanzitutto è prevista la pubblicazione del mandato negoziale dell’Ue che l’esecutivo comunitario ha già iniziato a condividere con i governi degli Stati membri e con il Parlamento europeo. Inoltre è previsto un più ampio accesso ai documenti delle trattative per i membri del Parlamento europeo, ed una gestione meno restrittiva dei documenti correlati. Infine, la Commissione ha annunciato la pubblicazione pro-attiva degli incontri tenuti dai commissari e dal loro personale di alto livello con gli stakeholders esterni.
I provvedimenti della Commissione accolgono in parte le richieste avanzate in maggio da oltre 250 organizzazioni della società civile per una maggiore apertura e chiarezza sulle negoziazioni euroamericane. Ciononostante, continuano a non essere a disposizione del pubblico i documenti più essenziali e la bozza del testo delle trattative dell’accordo. Secondo il network ambientale, le misure adottate devono essere accompagnate da un forte impegno della Commissione per porre fine agli accessi privilegiati garantiti ai lobbisti e per punire gli incontri tra questi ultimi con il personale di grado più basso della Commissione. “Soltanto quando ci sarà completa trasparenza potremmo dire di aver raggiunto un buon traguardo”, ha concluso Cingotti.