- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 20 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Si sgonfia il piano Juncker: solo 21 miliardi Ue che dovrebbero generarne 315 totali

    Si sgonfia il piano Juncker: solo 21 miliardi Ue che dovrebbero generarne 315 totali

    I contributi aggiuntivi degli stati non saranno contanti nel debito. Utilizzo di denaro pubblico in gran parte già presente nel bilancio comunitario per catalizzare investimenti privati e moltiplicare così di 15 volte lo stanziamento iniziale dell'Ue. Sarebbe questa la logica di fondo del piano di investimenti da 300 miliardi del presidente della Commissione. Il tutto per creare un milione di nuovi posti di lavoro, da dividere tra 28 Stati membri

    Giuseppe Vargas</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giuvar11" target="_blank">@giuvar11</a> di Giuseppe Vargas @giuvar11
    25 Novembre 2014
    in Politica

    Ventuno miliardi di euro di risorse comunitarie da far fruttare in tre anni fino a diventare 315, con un effetto moltiplicatore complessivo di 15 volte la posta messa sul piatto dall’Ue. Insomma, massimo risultato con il minimo sforzo. Eccolo il tanto atteso piano di Jean-Claude Juncker per il rilancio della crescita, che il presidente dell’esecutivo comunitario illustrerà domani all’Aula del Parlamento europeo. Secondo i calcoli di Bruxelles questo piano aggiungerà dai 330 ai 410 miliardi al Pil europeo e creerà da 1 a 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi tre anni (2015-2017), una cifra non certo entusiasmante se si pensa che i posti dovranno essere divisi tra i 28 Paesi. Il fattore chiave della strategia sarà proprio l’effetto moltiplicatore, che dovrebbe consentire di raggiungere tre obiettivi principali: mobilitare gli investimenti senza creare debito pubblico, supportare progetti in settori chiave come infrastrutture, educazione, ricerca ed innovazione e infine rimuovere gli ostacoli, finanziari e non, agli investimenti in ogni specifico settore.

    Per metterlo in atto l’esecutivo comunitario intende creare un fondo specifico chiamato Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), in seno alla Bei, la Banca europea degli investimenti. Il fondo avrà un capitale iniziale di 21 miliardi: 16 stanziati dall’Ue e 5 dalla Bei stessa. Dei 16 miliardi messi a disposizione da Bruxelles, però, la metà proverrà da risorse già presenti nel bilancio comunitario: 2,7 miliardi dal programma europeo per l’innovazione Horizon 2020,  2,2 miliardi dai “margini di bilancio” (cioè  quanto non ancora messo in bilancio per il prossimo triennio) e infine 3,3 miliardi dal Cef, il progetto comunitario sui trasporti. Per arrivare a 16, l’Unione si impegna a stanziarne ulteriori otto. Insomma poche risorse fresche.

    La Bei emetterà poi obbligazioni per un valore di 60 miliardi, soldi che userà per finanziare i singoli progetti infrastrutturali (reti energetiche, di telecomunicazione e trasporto). A questo punto, secondo Bruxelles, entreranno in gioco nuovi investitori privati che, stimolati dall’investimento pubblico, dovrebbero partecipare al finanziamento dei progetti contribuendo a moltiplicare fino a cinque volte i fondi disponibili.  Si arriva così ad “almeno 315 miliardi di finanziamenti” che andrebbero ad aggiungersi agli altri programmi di investimento e alle misure della Bei già esistenti in corso di attuazione. Nel dettaglio, 240 miliardi consisteranno in investimenti a lungo termine nel campo dell’energia, banda larga, educazione e trasporti, mentre gli altri 75 andranno a beneficio  aziende di piccole o medie dimensioni.

    Il fondamento logico del Feis è di intercettare “i progetti più rischiosi e soffermarsi su attività che sono di maggiore interesse strategico”. Bei e Ue si assumono la parte “di rischio complessa”, vale a dire si fanno carico  della “garanzia sotto forma di debito subordinato”, inducendo i privati a partecipare alla parte meno rischiosa dell’investimento, le tranche di debito garantito (senior) del progetto di finanziamento.

    Una “Task Force” tra la Bei e la Commissione avrà il compito, insieme ai Paesi membri, di passare al setaccio i potenziali progetti “fattibili e corretti”, individuare eventuali barriere interne e attivare gli investimenti, primi fra tutti nel settore “infrastrutture strategiche” e delle piccole e medie imprese. L’obbiettivo finale resta il rafforzamento della competitività dell’Ue, che per Juncker si giocherà sulla capacita dell’Europa di catalizzare investimenti privati.

    Nel programma del Presidente della Commissione, rivestono un ruolo importante anche gli Stati membri, che possono contribuire direttamente o indirettamente al Fondo per gli investimenti strategici. Per i Paesi che lo faranno la Commissione promette di giudicare positivamente tali contributi in sede di valutazione delle finanze pubbliche nell’ambito del patto di stabilità e crescita. E cioè: i contributi volontari degli Stati saranno tenuti fuori dal calcolo del deficit. Soltanto questi però: se invece un Paese membro cofinanzierà uno dei progetti, il finanziamento resterà sottoposto alle regole vigenti. Altro elemento importante è che contribuendo al Fondo, un Paese non ha nessuna garanzia che i soldi vengano poi usati per finanziare progetti nel proprio Paese.

    L’Italia, secondo la Commissione, beneficerà del piano di investimenti per affrontare quella che definisce essere la sua “sfida più difficile”: la ripresa degli investimenti produttivi. La recessione, spiegano da Bruxelles, ha ostacolato la capacità di investimento delle imprese del Belpaese, per cui il piano Juncker  mira ad attrarre investimenti diretti stranieri, oltre che a consentire lo sviluppo di un mercato più aperto e di un sistema fiscale “adatto alla crescita”.

    Piano Juncker soldi

    Tags: 300 miliardiBanca europeacommissione europeaJean-Claude Junckerpiano investimentiPiano Junckerue

    Ti potrebbe piacere anche

    Economia

    Dal riarmo della Germania +0,75 di Pil per l’Unione europea

    19 Maggio 2025
    [foto: imagoeconomica]
    Economia

    I dazi di Trump si abbattono sulla crescita dell’eurozona: -0,4 per cento nel 2025

    19 Maggio 2025
    Giorgia Meloni
    Economia

    Calo della produttività e dazi gravano sull’Italia, l’Ue taglia le stime di crescita per 2025 e 2026

    19 Maggio 2025
    L'assemblea della Repubblica è il Parlamento del Portogallo [foto: Sharon Hahn Darlin/Wikimedia Commons]
    Politica

    Portogallo tra nuove elezioni e nuove incertezze

    16 Maggio 2025
    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
    Politica

    Mattarella visita le istituzioni Ue il 20 e 21 maggio

    16 Maggio 2025
    Net & Tech

    L’Ue alla ricerca di talenti attende la fine del 2026 per la strategia sullo spazio europeo

    16 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    ue regno unito

    Ue-Uk, il riavvicinamento dopo la Brexit. Dalla difesa agli Erasmus, si apre un “nuovo capitolo”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    19 Maggio 2025

    A Londra il primo summit Ue-Regno Unito. Bruxelles ritrova i "vicini, alleati, partner, amici" britannici, Londra agisce "nell'interesse nazionale" e...

    Dal riarmo della Germania +0,75 di Pil per l’Unione europea

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    19 Maggio 2025

    La stima della Commissione europea contenuta nelle previsioni economiche di primavera. Dato preliminare, per Berlino possibile crescita anche fino al...

    Studenti universitari protestano contro il caro-affitti alla Sapienza di Roma [foto: imagoeconomica]

    Studentati, i Collegi universitari presentano a Bruxelles un modello per rilanciarli

    di Marco La Rocca
    19 Maggio 2025

    Agli studenti europei mancano oltre 3 milioni di posti letto. Prezzi in crescita, affitti brevi e disagio sociale aggravano il...

    Eurostat conferma i dati sull’inflazione ad aprile, Bce verso nuovi tagli dei tassi

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    19 Maggio 2025

    Indice stabile al 2,2 per cento, vicino all'obiettivo di riferimento della Banca centrale europea. Analisti aspettano un altro -0,25 per...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione