Il Front National francese finanzierà la sua campagna elettorale grazie a un prestito di 9 milioni di euro di una banca. Non di un istituto finanziario qualunque però, ma bensì della First Czech Russian Bank (Fcrb), banca vicina al Cremlino di proprietà di Roman Yakubovich Popov, finanziere in stretto contatto con l’establishment politico di Mosca. Secondo quanto riportato da Mediapart, sito web d’inchiesta che ha scoperto la vicenda, la prima tranche di 2 milioni di euro è stata versata a fine settembre. Il denaro servirebbe al Fn per organizzarsi in vista delle elezioni presidenziali del 2017. Nessuno scandalo secondo Marie Le Pen, tranne quello che “il nostro partito ha presentato domande di prestiti a tutte le banche francesi e nessuno ha mai accettato”.
Le difficoltà nell’ottenere finanziamenti non riguarda esclusivamente il Front National. Le banche francesi non intendono più finanziare campagne elettorali dopo il caso Nicolas Sarkozy. Il Consiglio costituzionale francese ha ritenuto che i conti della campagna presidenziale 2012 del candidato del partito Union pour un Mouvement Populaire (Ump), non erano regolari. Di conseguenza, Sarkozy non ha avuto più diritto al rimborso elettorale di 11 milioni di euro, equivalenti al 47.5% delle spese autorizzate, e ha dovuto restituire al Tesoro francese un anticipo di 153mila euro. Le Pen ha dichiarato al quotidiano francese Le Monde che il suo partito ha cercato di ottenere dei prestiti da banche asiatiche, italiane, spagnole e americane, non solo russe. “La prima banca che ci ha dato il via libera è quella con cui abbiamo firmato, e siamo molto contenti”, ha concluso l’europarlamentare.
Il denaro russo potrebbe influenzare la linea del partito sul piano internazionale? “Questo tipo di insinuazioni sono false e bizzarre; solo perché abbiamo ottenuto un prestito questo dovrebbe determinare la nostra posizione a livello internazionale? È da lungo tempo che sosteniamo la medesima linea pro-russa”, ha affermato Le Pen.