Quello di una possibile uscita di un Paese della zona euro dalla moneta unica è uno “scenario improbabile”, perché si tratta di un “rischio troppo grande per qualsiasi Stato”. Ne è convinto il vicepresidente della Bce Vítor Constâncio che, ospite di “How Can We Govern Europe?”, rispondendo alla domanda della moderatrice del dibattito di questa mattina, Tonia Mastrobuoni de La Stampa, sulla crescita dei movimenti No Euro, ha affermato che “se si pensasse bene al fatto che questa ipotesi potesse capitare le persone concluderebbero che il rischio sarebbe troppo grande per qualsiasi Paese”, e quindi deciderebbero di “evitare l’opzione”.
Secondo Constâncio “è facile parlare quando non si ha la responsabilità di implementare un passo così enorme”, ma anche in Paesi fortemente colpiti dalla crisi come la Grecia, “18 mesi fa i sondaggi affermavano che il 70% dei cittadini voleva rimanere nell’euro perché avevano paura di cosa potesse accadere”. L’uscita di un Paese dall’euro per il vicepresidente della Bce “non è uno scenario vero, non è nella vera politica”, ma “ci sono questi movimenti” anti euro e “mettono pressione sulla situazione e sui governi, dappertutto”, e questo “è comunque un segno che le cose non stanno andando bene”.