I trecento euro di investimenti del piano di Jean-Claude Juncker siano esclusi dai vincoli di bilancio. È la richiesta che il presidente del Consiglio Matteo Renzi invia al Presidente della Commissione europea. L’appoggio dell’Italia a Juncker, ricorda Renzi parlando all’assemblea di Business Europe a Roma, è arrivata solo “dopo la sua decisione di fornire un messaggio di cambiamento con piano di investimenti”. Ora, continua il premier, resta da vedere se il piano che dovrebbe costituire il cuore dell’azione dell’esecutivo Ue per rilanciare la crescita inizierà a essere concreto ma “il punto cruciale è che gli investimenti non devono essere sottoposti ai vincoli di bilancio”.
Renzi torna anche ad insistere sulla necessità della crescita e di un “nuovo paradigma”: “L’Europa – dice – non deve essere più un luogo di tecnici e burocrati ma bisogna dare una nuova visione perché non è stata costruita per discussione solo sui vincoli ma per una strategia sul futuro”. Per potere cambiare l’Europa, ammette però il presidente del Consiglio, “prima dobbiamo cambiare noi stessi, dobbiamo dare un messaggio di cambiamento radicale” perché “l’Italia non sarà credibile se non cambia sé stessa”.
A Bruxelles Renzi assicura anche che manterrà fede ai vincoli, nonostante non li consideri un bene per il nostro Paese: “Evitiamo le discussioni sullo 0,1%. Noi rispettiamo il tetto del 3%, non sono convinto che sia una buona idea per l’economia italiana – chiarisce – ma è un messaggio di buona volontà”.