Il Palermo è la prima semifinalista della Coppa della presidenza. Il risultato arriva al termine di una gara dalle mille emozioni, decisa solo dopo dieci calci di rigore. 4-4 il risultato al termine del tempo regolamentare, poi la girandola di tiri liberi terminata dai rosa-nero che hanno fissato il punteggio sull’11-10 finale. Una vittoria sofferta ma meritata per il Palermo, più concentrato e meglio disposto in campo. Primo tempo perfetto, senza sbavature e con il pieno controllo della partita. Nel secondo tempo la stanchezza e una panchina cortissima ha condizionato la prestazione, ed è venuta fuori la Fiorentina. Viola imprecisi (innumerevoli i passaggi sbagliati nella prima frazione), distratti (i primi due gol del Palermo erano evitabilissimi), poco aggressivi (“i nostri non pressano”, sbottano a più riprese in panchina), ma soprattutto poco lucidi e cattivi sotto porta. Merito di uno strepitoso Rizzo (il portiere palermitano piglia praticamente tutto), demerito dei giocatori viola in grado di sbagliare per ben tre volte soli davanti al portiere. Alla fine la Fiorentina rischia di vincere un partita che sembrava persa dopo appena venti minuti (0-3 il passivo parziale), ma ha molto da dover recriminare contro sé stessa. Discorso inverso per il Palermo, che getta quasi via una qualificazione praticamente acquisita: è vero, la rosa ristretta e il calo fisico incidono, ma la Fiorentina dimostra che black-out – soprattutto tattici – sono un lusso che non ci si può permettere.
La cronaca
Pronti via ed è subito Palermo. Ci mette due minuti la squadra rosa-nero a trovare il gol, sugli sviluppi di calcio d’angolo. Il Palermo spinge e la Fiorentina controlla, ma i viola sbagliano troppo e vengono puniti. 6′ minuto: punizione per la Fiorentina. Il passaggio del giocatore viola per il tiratore è corto, il Palermo ruba palla e segna in contropiede con l’uomo che si invola da solo verso la porta avversaria. Dopo otto minuti per la Fiorentina è già tempo di cambi, ma il risultato non cambia. O meglio, il tabellino dei marcatori si aggiorna sei minuti più tardi: segna il Palermo. Siamo al 14′ ed è già 3-0 per i rosanero. Il Palermo controlla gli avversari, la Fiorentina fatica a fare la partita. Ci pensa Lelli su punizione a dare la scossa: 3-1 al 16′. La Fiorentina prova a mischiare la carte in tavola e cambia tre uomini nel giro di un minuto, ma il Palermo prima colpisce una traversa e poi costringe Rinaldi a un doppio intervento. Finisce con tanto Palermo e poca Fiorentina il primo tempo.
Nella ripresa sembra ripetersi il copione andato in scena nella prima parte di gara: passano dieci secondi il Palermo già scaglia il primo tiro verso la porta viola. Palla a lato non di molto. Ma è l’inizio del monologo toscano. 1′: tiro a incrociare che esce fuori di niente dopo aver lambito l’incrocio dei pali. 2′: punizione per la Fiorentina, respinge Rizzo. 3′: è il gol del 3-2 che riapre la gara. Il Palermo è in affanno e la Fiorentina si carica. I rosanero fanno rifiatare Prestigiacomo, fino a questo momento insuperabile in difesa, ma in debito d’ossigeno. 5′: Rizzo tiene a galla i suoi con due grandi parate in successione su altrettanti tiri ravvicinati degli attaccanti viola, lasciati soli a calciare da pochi passi. Il Palermo tenta sortite offensive ma si espone alle ripartenze viola, e la Fiorentina cerca allora di affondare il colpo. Ma sugli sviluppi dl un’azione offensiva l’ultimo uomo viola perde palla e il Palermo agisce in contropiede: gol. E’ 4-2 per il Palermo, ed è un’altra leggerezza della Fiorentina, che nel momento migliore regala il gol agli avversari. Ma basta un minuto per accorciare nuovamente le distanze. Punizione. Questa volta la barriera si apre e la palla passa: 4-3, con la sfera che s’infila sul palo di Rizzo, in questo caso non esente da colpe. La Fiorentina crede nella rimonta e attacca a pieno ritmo. Al 13′ Rizzo è costretto a una grande parata su tiro dalla distanza, e al 15′ la Fiorentina non capitalizza due palle gol che costruisce nel giro di 30′. Il Palermo è difficoltà e si vede. Prestigiacomo prova a costruire gioco, ma i suoi lanci lunghi sono palloni regalati agli avversari. Break rosa-nero al 17′, con sortita offensiva che frutta un corner. Dal tiro d’angolo buon anticipo dell’attaccante del Palermo che brucia il suo marcatore, ma sul tiro a incrociare la palla esce a lato. Il Palermo mancato così il colpo del ko. Capovolgimento di fronte: Rizzo, ancora lui, nega il gol del pareggio con un grande intervento. Ma la rete è solo rinviata: dagli sviluppi dell’angolo ecco il 4-4. La Fiorentina completa la rimonta e si va ai rigori.
Dai sei metri le emozioni non mancano. Due errori per parte nella prima serie da tre tiri. Si finisce 1-1. Seguono altri tre rigori per parte prima che una delle due squadre concede il match-point all’altra: i viola non realizzano il loro settimo calcio di rigore, ma il Palermo non ne approfitta: Rinaldi para e si va avanti. Altri due gol per parte, poi la Fiorentina si fa parare il decimo rigore. Tagliavia dal dischetto non sbaglia: gol. 11-10 finale e Palermo che passa il turno. Contro ogni aspettativa il sorprendente club rosanero è in semifinale, e aspetta la vincente tra Lazio e Verona.