In occasione della Commemorazione per il Centenario della Prima Guerra Mondiale è necessario riscoprire e celebrare il ruolo, spesso dimenticato, svolto dall’Italia durante il conflitto. “In Europa sembra quasi che per molti aspetti la guerra non sia proprio stata vissuta dall’Italia”, ha dichiarato Marino Zorzato, vice presidente e assessore alla Cultura della Regione Veneto. A questo scopo la Regione Veneto, in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ha organizzato una serie di iniziative a livello internazionale per valorizzare la portata storica del primo conflitto mondiale ed il suo impatto sul territorio locale. “Non c’è stata opera che abbia trasformato il territorio veneto quanto la Prima Guerra Mondiale”, ha sottolineato Zorzato.
La dimensione internazionale della commemorazione per il Centenario è un “tassello importante perché la Guerra è stata fondamentale per la costruzione della nostra identità europea”, ha dichiarato Maria Teresa De Gregorio, Direttore Dipartimento Cultura della regione Veneto. L’integrazione europea e la necessità di andare oltre i confini nazionali sono stati la lezione ultima tratta dalla Grande Guerra. In tale prospettiva rientrano i legami che la Regione Veneto ha promosso con altre regioni italiane e con altri Stati europeo per promuovere, diffondere e consolidare, grazie alla continuità della memoria, una cultura di pace tra i popoli.
Di conseguenza, il programma di sensibilizzazione del grande pubblico si fonderà su cinque pilastri: “Convegni storici, cinematografia, musica, programmi per la scuola, mostre e documentazione”, ha affermato Marco Tornetta, Consigliere d’Ambasciata del ministero degli Affari esteri. Per il 2015 il progetto verrà realizzato in Francia, partendo da Parigi, e arriverà al Parlamento europeo di Strasburgo, passando per la Marna e l’Argonne. Lo scopo è quello di “riunire allo stesso tavolo gli amici e i nemici di un tempo, per capire quali potrebbero essere le divisioni future e quali sono gli elementi di unione”, ha dichiarato il consigliere italiano.
Nell’ambito delle conferenze storiche i dibattiti, aperti al pubblico, saranno portati avanti da storici italiani e francesi ed incentrati su argomenti specifici. La rassegna cinematografica includerà grandi classici quali “La Grande Guerra” di Mario Monicelli ma anche rappresentazioni contemporanee come “Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi, opera che collega immagini di repertorio tratte dagli archivi dell’Istituto Luce con sequenze di fiction. All’interno del progetto figura anche il recupero dei monumenti ai caduti, disseminati nella regione, perché questi “sono un importante elemento di racconto del tributo di sangue pagato dalla popolazione”, ha sottolineato Annamaria De Caroli, Responsabile comunicazione della Presidenza del consiglio dei ministri.
In ambito musicale si è cercato di capire “come e quanto i compositori che hanno combattuto la guerra siano stati influenzati nella loro musica”. Nelle scuole italiane, anche quelle all’estero, sarà portato avanti un programma per approfondire la realtà della Grande Guerra, grazie alla collaborazione Istituto Luce- Cinecittà Veneto. Infine, durante il secondo semestre dell’anno sarà riprodotta una ricca documentazione di foto d’epoca, poster di propaganda, corrispondenza dal fronte messe a disposizione dal Vittoriano ed altri enti.
“L’Europa rappresenta un megafono che sarà utilizzato per dimostrare come la Guerra sia stata combattuta in tutta Europa, anche in Italia”, ha concluso Zorzato.