Il bilancio dell’Unione europea è troppo spesso sinonimimo di sprechi, risorse gestite male, spese gonfiate. Insomma “un pessimo esempio”, a detta di Marco Zanni, deputato europeo del Movimento 5 Stelle membro della commissione Bilancio del Parlamento europeo. Lui ha seguito da vicino la partita sul budget comunitario, finita – per ora – in nulla di fatto. Quello che però colpisce fuori Bruxelles è la guerra tra Parlamento e Consiglio sulle cifre: un’istituzione chiede di mettere di più sul piatto, l’altra non ne vuole sapere.
Come mai ai Parlamenti nazionali si chiede di ridurre le spese e il Parlamento europeo, invece, chiede di aumentarle?
La nostra posizione è sempre stata chiara, e infatti noi non abbiamo sostenuto il compromesso sul bilancio. Questo perchè abbiamo detto fin da subito “diamoci una regolata perchè non siamo credibili, non stiamo dando il buon esempio”. I nostri emendamenti alla proposta di bilancio andavano in questa direzione, e chiedevano riduzioni rispetto a quanto chiesto dagli altri gruppi.
Il Parlamento per il 2015 chiede l’8,1% in più rispetto alla proposta del Consiglio. Voi rispetto ai colleghi di Ppe, Alde e S&D, cosa pensate?
Avevamo proposto tagli per un miliardi di euro in termini di impegni e per 900 milioni in termini di pagamenti. Si trattava per lo più di fortissimi tagli alle spese amministrative e spese che riteniamo inutili, come ad esempio quelle per i fondi di pre-adesione.
Perchè “avevate”? I vostri emendamenti sono stati bocciati?
Si, ce li hanno bocciati tutti. Ma si sa, in Parlamento europeo non comandiamo noi. E poi comunque il negoziato sul bilancio è fallito. Ad ogni modo non chiedevamo solo tagli, avevemo chiesto anche spostamenti di risorse da una voce all’altra.
I tagli li avete chiesti per il bilancio 2015. Per il bilancio 2014, invece?
Per il 2014 siamo abbastanza d’accordo con tutti gli altri gruppi. C’è l’esigenza di pagare 4,7 miliardi di conti in sospeso e su questo siamo tutto sommato in linea con gli altri. L’esigenza c’è, perchè abbiamo raggiunto la cifra di 23 miliardi di conti in sospeso, che ci trascinano ogni anno dal 2010. E questo sinceramente non lo troviamo possibile.
Ha detto che i 5 Stelle chiedevano spostamento di risorse. Può spiegare meglio?
Pensiamo che quando si parla di bilancio dobbimo essere attenti all’uso che si fa di questi fondi. Come dicevo prima, pensiamo che ci siano delle spese inutili. Ho citato i fondi di pre-adesione, ma penso anche a Iter. A che serve un progetto come quello? Che ce ne facciamo di un reattore a fusione di nucleare? Nell’ultimo bilancio sono state destinate solo a questo progetto risorse ingenti (2,7 miliardi, ndr) che pensiamo siano eccessive. Prendiamo la Garanzia giovani: la Garanzia giovani agisce sull’1% dei disoccupati, quelli che magari non sanno che ci possono essere offerte di lavoro. Ma il 99% di chi è senza lavoro è costretto in questa situazione per la mancanza di lavoro. Bisogna creare lavoro, e invece si crea l’iniziativa per l’occupazione giovanile (che costa sei miliardi, ndr).
Quindi?
Quindi serve un bilancio serio, e per bilancio serio intendo un bilancio dove non ci siano soldi sprecati.
Voi dei 5 Stelle cosa intendete fare in tal senso?
Per noi la vera partita non è sul 2014. Questo è un bilancio che è già stato fatto su cui possiamo fare poco. Possiamo dire la nostra sul bilancio 2015, e aspettiamo la nuova proposta della Commissione. Ma noi guardiamo soprattutto al 2016, quando ci sarà la revisione del bilancio pluriannuale. Lì ci faremo sentire e saremo attenti perchè ci sia un giusto uso dei fondi.