Il Movimento Cinque Stelle riesce a portare nell’Aula della Plenaria del Parlamento europeo la richiesta di dimissioni della Commissione Juncker. I deputati pentastellati hanno presentato oggi al Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz una mozione di censura nei confronti dell’attuale esecutivo comunitario che sarà discussa già nella sessione della prossima settimana a Strasburgo. Per poter presentare una mozione di censura è necessario raccogliere le firme di almeno un decimo dei deputati europei: i grillini ci sono riusciti grazie all’adesione all’iniziativa della gran parte dei deputati del gruppo Efdd (43 firme su 48 deputati) e di diversi europarlamentari che siedono nelle file dei Non iscritti, leghisti compresi (32 firme).
Non hanno invece aderito gli esponenti del gruppo della Sinistra radicale Gue che pure avevano lanciato una loro raccolta di firme per arrivare alla mozione di censura ma senza accettare la partecipazione della destra radicale. La discussione sulle dimissioni dell’esecutivo comunitario ha più che altro un valore simbolico visto che per essere accolta e portare quindi alle dimissioni di Juncker, la mozione dovrebbe essere votata dai due terzi dell’Aula, un risultato praticamente impossibile da raggiungere vista la sicura contrarietà di popolari, socialisti e liberali.
“Lo scandalo LuxLeaks dimostra che Juncker nella sua vita politica ha sempre agito nell’esclusivo interesse della sua appartenenza nazionale e che ha fatto arricchire il proprio Paese alle spalle degli altri partner europei, in spregio all’Unione e allo spirito comunitario che lui spera di rappresentare”, spiega il significato della mozione il Movimento 5 Stelle. Per questo si è deciso di “utilizzare uno dei più potenti poteri di controllo democratico a disposizione del Parlamento” per chiedere le dimissioni della Commissione.
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