Appena tornati dalla loro missione in Africa, dove sono andati per osservare in prima persona l’emergenza Ebola “sul campo”, il commissario europeo per gli aiuti umanitari, nonché coordinatore per l’Ebola, Christos Stylianides, e quello per la Salute Vytenis Andriukaitis, hanno annunciato un nuovi finanziamento di 29 milioni di euro a supporto della lotta all’epidemia.
La loro visita è durata quattro giorni e ha permesso ai due commissari di constatatare quanto è stato fatto e quanto si deve ancora fare per fronteggiare l’emergenza. I due hanno discusso con le autorità nazionali, i rappresentanti dei paesi europei e le organizzazioni umanitarie delle sfide da affrontare, della sperimentazione dei vaccini anti-ebola, oltre che delle procedure per i controlli in uscita dei viaggiatori verso Belgio e Francia. Incontri anche con i sopravvissuti all’epidemia e con gli operatori umanitari. E proprio a questi ultimi che Stylianides ha reso omaggio: “Sono rimasto impressionata dal loro coraggio in Liberia, Sierra Leone e Guinea”, ha dichiarato il commissario , aggiungendo che “ne sono necessari molti di più e dobbiamo intensificare i nostri sforzi congiunti per contenere, controllare, trattare ed infine sconfiggere questo virus”.
In questa direzione va l’ulteriore stanziamento di Bruxelles: 17 milioni dei 29 totali sono destinati al trasporto per la fornitura degli aiuti fondamentali e delle attrezzature, oltre all’evacuazione degli operatori internazionali infetti verso gli ospedali in Europa. Mentre i restanti 12 milioni, riguarderanno l’assistenza ai Paesi limitrofi colpiti, per prepararli al rischio di diffusione dell’epidemia, attraverso diagnosi precoci e misure di sensibilizzazione pubblica.
I commissari hanno accolto con favore anche l’annuncio della Svezia, che ha risposto alla chiamata di Stylianides per un maggiore contribuito alla lotta dell’epidemia, di dispiegare, attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue, 42 persone fra medici, infermieri e altro personale sanitario che gestiranno un centro di trattamento sul campo. Il commissario Andriukaitis ha fatto dunque un appello a tutti i ministri della salute europei a seguire l’esempio svedese: “Bisogna mandare ancora piu staff medico in Africa poiché non ci sono abbastanza dottori, c’è grande bisogno di attrezzature, mezzi di trasporto, acqua e servizi igienico-sanitari”.
La Commissione europea ha messo a disposizione, insieme all’industria farmaceutica europea, 280 milioni per la ricerca sui vaccini e sui farmaci. In particolare l’Ue sta supportando la sperimentazione di un vaccino di contrasto del virus i cui primi risultati sono attesi per il mese di dicembre e, se positivi, studi più intensivi cominceranno ad inizio 2015.
Con l’ultimo stanziamento di 29 milioni, la copertura comunitaria dell’emergenza sale a quasi 1,1 miliardi di euro, che si vanno ad aggiungere alle forniture di apparecchiature e personale medico specialista in malattie infettive offerte dagli Stati membri.