Il Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) rappresenta un’occasione per garantire i diritti dei lavoratori. Questa la visione comune emersa durante la tavola rotonda sull’accordo di libero scambio tra Usa e Ue organizzata dal Comitato economico e sociale (Cese). Nella sessione di ieri, secondo quanto spiegato da un comunicato del Cese, Commissione europea, organizzazioni dei datori di lavoro, esponenti dei sindacati, esperti dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), e alcune organizzazioni non governative europee e americane, hanno affermato che il modo differente in cui Ue e Stati Uniti gestiscono le disposizioni sul lavoro all’interno degli accordi internazionali, non dovrebbe essere un ostacolo ma una opportunità per tutelare i diritti dei lavoratori.
I partecipanti hanno convenuto che le leggi sul lavoro devono andare oltre le norme fondamentali definite dall’Ilo. Di conseguenza il Ttip, oltre rimuovere le barriere commerciali tra Europa e Stati Uniti, dovrebbe promuovere il legame reciproco tra commercio e politica del lavoro, ed includere al contempo la società civile. La promozione del dialogo sociale e la creazione di comitati aziendali nelle imprese multinazionali sarebbero un modo per garantire pari condizioni ai diritti dei lavoratori. In altre parole, secondo i partecipanti, la responsabilità sociale delle imprese è uno degli strumenti per preservare l’equilibrio tra commercio e diritto dei lavoratori.
Al contempo, secondo i presenti all’incontro di ieri, le disposizioni sul lavoro non devono essere una mera facciata dell’accordo commerciale, al contrario, esse devono tutelare i diritti dei lavoratori in un contesto globale. Per questo motivo tutti i partecipanti sono stati concordi nel riconoscere il carattere vincolante delle norme. Diversi contrasti sono invece emersi in merito ai meccanismi di applicazione e sulla necessità di prevedere sanzioni commerciali nel caso di violazioni delle disposizioni sul lavoro del Ttip.
Il negoziatore capo della Commissione, Ignazio Garcia Bercero, ha ribadito la posizione della commissaria al Commercio, Cecilia Malmström, in merito alla necessità di garantire maggiore trasparenza nelle trattative del Ttip. Per Sandy Boyle, membro del Comitato, “la trasparenza dovrebbe essere implicita nelle negoziazioni”, poiché “è prerequisito di un accordo di successo”. Boyle ritiene inoltre che sia “imperativo” definire un meccanismo di monitoraggio delle norme sul lavoro del Ttip da parte della società civile. In particolare, i partecipanti hanno accolto con entusiasmo la proposta di istituire un meccanismo congiunto di monitoraggio della società civile istituzionalizzata ed hanno richiesto che siano assegnate a riguardo risorse sufficienti a renderlo operativo.