colonna sonora: Squarepusher – Anstromm-Feck 4
Tutto.
Tutto è già stato scritto, basta leggere la prima riga di quest’articolo.
Forse manca un saggio sul fatto che la parola “articolo” possa riferirsi sia agli articoli dete e indeterminativi, sia agli articoli dei giornali, sia agli articoli in vendita nei negozi, e sulla confusione che ne consegue. Non essendo saggio però, scriverò solo un articolo.
Nell’antichità infatti succedeva spesso che sui quotidiani (che a quei tempi erano incisi sulla pietra e le borse di pelle non riuscivano a sostenerne il peso finché qualcuno non inventò le borse di pietra ma a quel punto non tutti riuscivano a sostenere il peso della borsa stessa e infatti la cultura non era per tutti) ci fossero solo una sfilza di IL UN LO LE eccetera, ma erano i primi passi dell’evoluzione.
Capitava anche che la donna di Neanderthal entrasse nella caverna di “articoli per signora” per acquistare la nuovissima borsa di pietra lavica di Massoni e restasse delusa nel trovare solo testi su gossip e gallerie iconografiche dei dinosauri prima e dopo il botox. A quel punto Neanderthal, il fidanzato, le dava amorevolmente una clavata in testa e la trascinava a vedere il tramonto. Erano altri tempi, le donne all’epoca non potevano neanche mangiare un gelato in macchina insieme al marito in santa pace.
Col passare delle ere e degli anni la specie si è evoluta e la stampa si è affinata passando dalla pietra alla cera, al papiro, alla carta fatta abbattendo gli alberi e infine ai computer fatti abbattendo i rapporti umani.
Comunque la cultura rimane ancora un articolo elitario. Io ad esempio ne ho un po’ ma cerco di usarla il meno possibile perché ho paura che finisca e non ho voglia di andarla a riprendere.
Quando insegnavo ad Harward insistevo molto sullo studio della storia passata come monito per il presente per non rovinare il futuro ma Harvard, il bambino al quale facevo babysitting, preferiva giocare con i cubi di gomma colorati, avendo due anni. Gli raccontavo anche dell’uomo di Neanderthal, perché Neanderthal è stato uno dei primi bisessuali del mondo, ma alla fine i genitori mi licenziarono perché secondo loro mettevo strane idee in testa al figlio. Oggi Harward spaccia metamfetamine ai poliziotti dal manganello facile, ma questo non ha niente a che vedere con le mie storie.
Tutto è stato già detto e anche il contrario di tutto; a volte dalle stesse persone. Un esempio è il cardinal Bagnasco, che commenta le proteste anti-immigrati dicendo che si deve superare la paura dell’altro. Anche se qualche giorno prima affermava che le unioni gay sono un cavallo di Troia. Quindi si deve superare la paura del diverso solo se è diverso esteticamente o geograficamente, altrimenti se ne può restare tranquillamente terrorizzati.
Ma dicevamo: la cultura non è per tutti. C’è tanta ignoranza su tanti argomenti e finché esisterà ancora gente che vuole rimandare gli omosessuali nel loro paese, allora la storia del leggendario Neanderthal (di cui in realtà ci rimane solo un articolo inciso nella pietra, per la precisione – anzi per inciso – “GLI”) non sarà servita a niente.
Buon uichènd a chi si sente arricchito dalla conoscenza ma poi eredita una fortuna da un parente sconosciuto e si sente ancora più arricchito.