Sarà il francese Jean Paul Jacqué, professore di legge con oltre 40 anni di esperienza e direttore dei servizi legali del segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea a tentare di fare chiarezza nelle accuse di corruzione che hanno scatenato la bufera su Eulex missione europea di giustizia in Kosovo. È lui il prescelto dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini come “esperto indipendente per rivedere l’implementazione del mandato di Eulex Kosovo, focalizzandosi sulla gestione delle accuse di corruzione”. Il curriculum di Jacqué, spiega Mogherini in una nota, “gli offre una esperienza e una prospettiva uniche per valutare queste accuse”.
Entro quattro mesi Jacqué dovrà riferire a Mogherini i risultati del suo lavoro e fornire eventuali raccomandazioni. “Chiarire queste accuse è nel nostro interesse, nel mio personale e in quello del nuovo capo della Missione, con cui ho discusso questi passi”, sottolinea l’Alto rappresentante, secondo cui “la credibilità” della missione “merita di essere pienamente mantenuta”. La nomina di un esperto che si occupi specificamente della accuse, in aggiunta alla investigazione giudiziaria già aperta dal 2013, insiste Mogherini, “dimostra la nostra determinazione a fare luce su questi sviluppi”.